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Milan, il difficile compito di Fonseca

by DanieleTragnone

Fonseca arriva nel pentolone del Diavolo. Il tecnico portoghese deve guadagnare sul campo la stima di un popolo deluso.

La data chiave nella rottura del rapporto tra il popolo milanista e Gerry Cardinale è quella in cui l'amatissimo Paolo Maldini è stato sollevato dai suoi incarichi. Lo storico capitano si è dimostrato per anni un dirigente di livello, è inciampato su De Ketelaere che ora sembra un fenomeno con Gasperini ed è stato rimpiazzato nella catena di comando, a livello puramente figurativo, da un Ibrahimovic il cui ruolo e la sua funzione faticano a determinarsi.

La scelta di un allenatore come Fonseca è emblematica della situazione confusa in casa Milan: per mesi si è parlato solo di Conte, sin da quando Stefano Pioli ha iniziato a vacillare. Il bravo Paulo può sicuramente dare la sua impronta, ma lo scetticismo generale in cui arriva e la contestazione aperta dei tifosi sono fattori da considerare. Nei video dei suoi primi allenamenti lo si vede ripartire dalle basi, dal posizionamento in marcatura, dalla difesa della palla; evidentemente sa quanto c'è da lavorare.

Il mercato in entrata sarà divertente, come quello dello scorso anno, bisogna però stare attenti a colpi onerosi sul modello di Okafor, poco utile alla causa. Maignan, Theo e Leao dovranno essere le guide assolute e i veri leader del gruppo. Ciò non toglie che il giocatore più forte del Milan sia attualmente Pulisic, che risulterà molto ultile nello scacchiere di Fonseca; bisogna menzionare anche Reijnders, giocatore dalla classe assoluta. Arriva invece da Campione d'Europa il grande Alvaro Morata, sperando di ritrovarlo nelle migliori condizioni in Serie A.

 

Daniele M. Tragnone