Tivoli vs United Riccione
- by DanieleTragnone
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in Calcio a 11
Oggi è vietato sbagliare, è l'ultima chiamata per la permanenza in categoria. Tivoli e United Riccione si affrontano in un playout ad alta tensione: gli amarantoblu, bravi a superare di misura il Fossombrone all'ultima giornata e aiutati dall'Atletico Ascoli vincente sui rivieraschi, si sono issati a 37 punti, pari in classifica con i biancazzuri e grazie alla classifica avulsa favorevole hanno guadagnato la disputa del match all'Olindo Galli con due risultati su tre a disposizione.
Il Riccione sa di poter solo vincere e parte con uno schieramento assai offensivo, la Tibvr si chiude a protezione di Zappalà e inizialmente gli ospiti riescono a farsi vedere solo da palla inattiva. Il primo brivido di Rossi è invece causato da Savi che alza un cross impreciso sul secondo palo rimpallato dalla traversa. Intorno alla mezz'ora la partita si stappa a favore dei ragazzi di Mister Utro: Samb, defilato a sinistra, serve a rimorchio Caponi che vede sul secondo palo Matteucci e il 17, indisturbato, ha tutto il tempo per infilare Zappalà. La reazione della Tibvr è immediata e arriva da piazzato: Grossi batte un angolo sulla testa di Fatati, Rossi è bravo a respingere sul primo palo ma non può fare nulla sulla conclusione successiva di Di Emma. Il Riccione chiude il primo tempo in crescendo e da un'altra mazzata ai padroni di casa: Ferrara mette un pallone in mezzo che viene smanacciato da un'inguardabile Zappalà e offerto a Maio per un comodo appoggio di testa.
Nella ripresa non c'è la scossa che l'Olindo galli si auspica: i ragazzi di Mister Cioci sembrano finanche impauriti da un Riccione che fino ad adesso ha fatto cose normali capitalizzando senza colpo ferire gli sbagli dell'avversario. É un altro errore grossolano a trasformare questo pomeriggio in un incubo: Di Emma si fa anticipare su un contrasto aereo da Ferrara, il 10 va in area da Matteucci che si porta sul fondo e serve a rimorchio l'accorrente Samb, perfetto nella finalizzazione. Serve un moto d'orgoglio per riaccendere un Olindo Galli ormai sfiduciato tranne che nel suo settore più caldo: Ruiz mette un traversone da sinistra incornato dal neo entrato Maurizi in rete. Da qui alla fine una serie di tentativi velleitari e insufficienti che non rovinano la festa di Rossi e compagni.
La Tivoli non è riuscita a sfruttare il fattore campo e il doppio risultato, retrocedendo meritatamente in Eccellenza al termine di una stagione disgraziata. Dopo due anni di militanza in Serie D ora gli amarantoblu devono tornare nell'inferno del massimo campionato regionale. É la sconfitta di tutti: di una società confusa e troppe volte frettolosa nel processo decisionale; di cinque guide tecniche insufficienti, con le uniche pallide luci viste sotto la gestione di Granieri; di un gruppo di uomini, prima che di calciatori, troppo superficiali e impauriti nell'approcciare una sfida come questa. Gode Mister Utro e con lui il suo staff, dopo aver preso in corsa e salvato con merito e cinismo ragguardevole una squadra partita con altri obiettivi.
Daniele M. Tragnone