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Serafini: "Sono nove finali, il destino è nelle nostre mani"

by DanieleTragnone

Nella Sorianese che veleggia in testa alla classifica, mentre ci avviciniamo alla conclusione della stagione, l'uomo che più sta facendo la differenza è il numero 9 Lorenzo Serafini, esperto centravanti che ha rispolverato una prolificità notevole.

Giocatore navigato
Per questa magnifica Sorianese che nel mese di febbraio ha imposto un ritmo infernale alle dirette concorrenti, spuntandola anche in delicati scontri al vertice, lo stato di forma di Lorenzo Serafini è un'arma in più. Classe '91, il bomber dei rossoblù ha un'importante carriera alle spalle: "Ho iniziato giovanissimo nel Grosseto per poi passare alla Serie D con Orvietana e Civita Castellana. Ho girato tanto e mi sono tolto parecchie soddisfazioni; sono salito tre volte dalla Promozione all'Eccellenza con Orvietana, Montalto e Compagnia Portuale". Insomma, un profilo adatto per un finale di stagione incandescente sotto il Castello.

Attaccante moderno
Rispetto alla scorsa stagione, grazie al lavoro estivo dei direttori Panfili e Moronti, il peso specifico offensivo della Sorianese è nettamente aumentato. Tutti abbiamo pensato che la qualità di Serafini nel legare la manovra avrebbe portato ad un costante attacco della linea avversaria da parte di Giurato, invece i due si sono dimostrati perfetti per lavorare in tandem, senza posizioni fisse ma senza pestarsi i piedi: "Mi considero un attaccante moderno, bisogna essere bravi a legare il gioco ma anche nel capire dove finirà quella palla, leggere l'inserimento da fare. Con gli altri attaccanti ci compensiamo bene, siamo giocatori esperti e validi tecnicamente. Sono contento per i tanti gol: valgono anche di più quando aiutano la squadra e fanno classifica".

L'intervista integrale: https://open.spotify.com/episode/4shcO7RoNtfPh8W4BtFx5L?si=ftP77yCnQ52fwljHi_OfMg

L'ultimo scatto
Come nelle corse ciclistiche ci avviciniamo alle tappe finali, tappe delicate dove dietro ogni crinale si possono nascondere insidie. Il gruppo di testa è compatto e la parola fine sarà probabilmente scritta negli ultimi metri, in una volata che regalerà gloria e rimpianti a seconda della sua conclusione: "Sono nove finali, ci giochiamo tutto e questa pressione la sappiamo sopportare. Sarà più semplice preparare gli scontri diretti che quelle partite contro formazioni in lotta per salvarsi. Abbiamo gioco e abbiamo personalità, dobbiamo metterle in campo in quelle partite delicate che poi ti fanno vincere il campionato. Se mettiamo qualcosa in più degli altri non ci potrà fermare nessuno. I punti ci dicono che il destino è nelle nostre mani, la determinazione dev'essere quella di non farsi sfuggire questa opportunità".

Daniele M. Tragnone