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Riccardo Murri: "La Luiss è diversa da tutti"

by Cristiano Simeti

Il giovane talento classe 2000 ripercorre la scelta Luiss Roma e svela alcuni dei segreti della società: "Insieme, parola d'ordine"

La Luiss Roma coltiva il talento dei ragazzi, sia sul piano didattico che su quello sportivo. Riccardo Murri ne è l'esempio: un giovane che da sempre vive di basket e che ha scelto di affiancare lo sport a una carriera universitaria di alta qualità e dalle numerose prospettive. Il cestista classe 2000 si è raccontato ai nostri microfoni durante il format Talent Scout, ripercorrendo le tappe della sua storia.

Gli inizi nel basket
Nato a Lanciano, gioca a basket da quando ha 4 anni e proprio nella sua città muove i primi passi nello sport che tutt'oggi pratica ad alti livelli. Poi il grande passo con il trasferimento a Torino: "Ho passato tre anni fantastici sia a livello sportivo che umano. Ho avuto la fortuna di far parte per due anni del gruppo della A1 della Fiat Torino, conoscendo giocatori visti solo in televisione fino a quel momento. Poi ho esordito in Serie C gold e da li ha preso forma il mio percorso". Il passaggio a Scauri, in Serie B, è una tappa importante della crescita complessiva di Riccardo, che getta le basi per un futuro impegnato in categoria. Due anni fa, arrivava la Luiss: "Ho ricevuto la chiamata del coach Paccariè e ho deciso di abbracciare il progetto Luiss proprio per la possibilità di intraprendere questa duplice carriera, sportiva e universitaria. Un percorso che auguro a tutti e che permette di avere due opportunità molto importanti".

Il punto di forza della Luiss
"Condividiamo tutto tra compagni, viviamo insieme sia a livello universitario che di campo e questa è la nostra forza. Il talento, da solo, non fa il gruppo. Tutti insieme siamo una sola persona che viaggia avanti e indietro per il campo". Il tragitto non è certo dei più semplici: "Maggio è il mese topico della stagione sportiva e coincide con la sessione universitaria. Questo può penalizzarci a livello mentale nel gestire le forze. La società lavora molto sulla parte atletica più che sulla parte di pesistica e ovviamente l'aspetto mentale è un punto su cui il coach punta molto".

Giocatore costruito attraverso il lavoro
Riccardo Murri non è un talento cristallino, quanto più un atleta fattosi col tempo attraverso il duro lavoro: "Talento cristallino è un termine che mi piace ma non mi si addice, mi reputo prettamente un giocatore costruito attraverso il lavoro e la pratica. Devo migliorare sull'aspetto mentale, mi lascio condizionare quando le cose non vanno. A livello tecnico non è facile per me gestire la palla da playmaker. Credo che il mio punto forte sia il tiro da tre punti, abbinato a una grande energia".

Idoli e futuro 
Riccardo Murri ha voglia di rimanere nel mondo del basket anche in futuro come si evince dalle sue parole: "Il mio obiettivo è quello di continuare nel mondo della pallacanestro, sperare di andare più avanti possibile come giocatore e magari avere in futuro anche un ruolo manageriale". Come ogni giocatore di basket che si rispetti, anche Riccardo ha un idolo e nel suo caso è LeBron James, ma con forte ammirazione anche per Gallinari.

Salvezza possibile
La Luiss sta entrando nella fase calda della propria stagione e ha bisogno di 4 vittorie per ottenere la salvezza diretta: "Abbiamo buone possibilità e sicuramente contro Real Sebastiani Rieti potremo sfruttare il fattore campo".

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