É il giorno in cui il futsal reatino torna dove merita di stare, è il giorno del ritorno in Serie A2. Una bella cornice di pubblico accompagna Mister Festuccia e i suoi ragazzi sul parquet. Al PalaMalfatti arriva l'Imolese 1919, fresca di cambio di denominazione dopo aver acquisito il titolo sportivo della Dozzese.

La partita inizia subito su buoni ritmi e il Rieti prova a fare la voce grossa con le giocate di Poletto che però trova il palo sulla prima occasione del match. La formazione di casa chiude meglio le distanze e sfrutta bene le corsie: Rafinha serve sulla sinistra Bolognini che supera con una veronica Viggiani e batte con il tocco sotto Pacioni. Allo scadere della frazione il 2004 ex Olimpus sfiora la doppietta con una rovesciata d'alta scuola che sfila di poco a lato.

Nella seconda frazione l'atteggiamento degli emiliani cambia ma contestualmente si aprono larghe praterie per le ripartenze reatine: dopo un recupero Bucci risale la corrente e serve Fioravanti che davanti a Pacioni non sbaglia. Quando il Rieti sembra poter calare il tris ecco il moto d'orgoglio dell'Imolese con l'ex di giornata Kakà: dopo due occasioni incredibilmente fallite il pivot brasiliano insacca in scivolata sull'invito di Vinicius Eduardo. L'ultimo scampolo di partita vive di costanti ribaltamenti di fronte e l'ultimo arrivato in casa Imolese, il nippo-brasiliano Gustavo Teruya, la pareggia ad un minuto dalla fine con un tiro d'esterno su cui Bianchetti non riesce ad opporsi in spaccata.

Cerca di trovare i lati positivi di una vittoria sfumata all'ultimo Mister David Festuccia, c'è però un inevitabile rammarico per non essere riusciti a chiuderla. Il girone è difficile e questa era solo la prima prova per il New Real Rieti: ora serve ambientarsi subito nella categoria, il blasone e la parabola del futsal reatino lo impongono.

Daniele M. Tragnone