L’ambizioso Parma Letale sta già imprimendo un ritmo sostenuto alle inseguitrici. É una marcia perfetta nella prima tre giornate quella della neopromossa di Mister Fantozzi, chiamata al primo esame contro una insidiosa Neroniana, seconda in graduatoria.

Bella cornice di pubblico al “Totti Sporting Club” dove i tifosi di casa spronano i Letali con lo striscione: “Rendici ancor spavaldi”. Pronti via e Besmir Kaci, 5 reti in tre gare, si rende subito pericoloso senza però pungere. Dopo le prime offensive la Neroniana prova ad allungarsi, venendo però infilata dal triangolo a tutto campo Fiorito-Di Lecce, con quest’ultimo preciso a servire Kaci che insacca d’esterno. Dopo un paio di tentativi dove Riitano avrebbe meritato miglior sorte, la Neroniana trova il gol: Novelli cambia lato per Riitano, il quale si veste da assistente per Cincinnato che la pareggia, aiutato anche da un’incertezza di Riccioni. La partita diventa accesa e un’equilibrio tale può essere spezzato solo con una giocata da cineteca: De Rossi, defilato sulla sinistra, se la mette sul mancino e recapita un missile sotto la traversa.

Alla ripresa delle ostilità il Parma Letale sembra avere più energie rispetto alla Neroniana; é Kaci ad apparire appannato quando nel giro di tre minuti spara due volte addosso a Sama. Il 9 dei Letali si riscatta alla grande intuendo con un filtrante l’inserimento di Fiorito che con il piattone destro cala il tris. C’é tempo per dilagare grazie ad un redivivo Kaci che dalla fascia destra fa partire un diagonale imprendibile all’angolo lontano; oggi gli riescono solo cose difficili. La forsennata spinta dei padroni di casa si placa e la Neroniana prova a farsi rivedere dalle parti di Riccioni, pagando però ancora una volta un errore in impostazione: De Sanctis scippa Cincinnato e arrivato davanti a Sama fa partire uno scavetto d’autore.

Ancora una volta la sfrontatezza dei debuttanti batte l’esperienza in categoria. Il Parma Letale é stato costruito con grandi mezzi, quello che si sta facendo va però oltre ogni aspettativa.

Daniele M. Tragnone