Ramazio: "Non abbiamo obiettivi ma neanche limiti"
- by DanieleTragnone
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in Futsal
Nicolò Ramazio, 30enne pivot del Cures, sta rispondendo alle alte aspettative che la società riponeva in lui: sono bastati pochi mesi per entrare in simbiosi con piazza e spogliatoio. Ad aiutarlo i 7 gol, spesso decisivi, messi finora a referto dall'ex giocatore degli Hornets.
Un futsal in cerca di sviluppo
Se pensiamo alla dimensione attuale del futsal italiano rispetto a dieci anni fa il bilancio non è certamente positivo: il livello si è abbassato e la conferma ne sono i risultati delle nostre formazioni (oltre che della Nazionale) nei contesti internazionali. A ciò si è unito un proliferare di nuove realtà che non sempre hanno progetti di sviluppo ma inseguono l'interesse economico, andando ad intasare i campionati e rendendoli, giocoforza, più livellati qualitativamente: "Nel passato era più facile, questo mondo era più circoscritto e competitivo. Ora non so in che direzione stia andando il movimento, è importante promuovere questo sport che vive all'ombra del calcio. Spero che tante persone con voglia di fare possano riportare il futsal italiano al livello di prima".
Il mondo Cures
Dopo una vita negli Hornets, arricchita da un biennio in Serie A2, Ramazio ha fatto una scelta impopolare: "Avrei avuto la possibilità di rimanere in A2, ma per motivi familiari e soprattutto grazie all'incontro con una dirigenza seria come quella del Cures, ho fatto questa scelta che non rimpiango affatto". Dopo pochi mesi dal suo approdo in maglia bianconera il bilancio di Ramazio è sicuramente positivo, con delle punte di rammarico per alcune prestazioni: "Se dico che siamo insoddisfatti è perché siamo consapevoli della nostra forza. Non ci siamo posti degli obiettivi ma neanche dei limiti. Sono venuto qui perché sono convinto della bontà del progetto. Pecchiamo un po' d'esperienza ma è normale, cresceremo. Abbiamo iniziato bene e siamo inciampati... anche per colpa mia (si riferisce all'espulsione contro la Mirafin ndr)".
Costruire l'esperienza
In una rosa dove la maggior parte degli interpreti ha calcato per la prima volta un parquet di Serie B, l'esperienza di Nicolò e di altri senatori dello spogliatoio è indispensabile per la maturazione del gruppo: "Anzitutto ci tengo a dire che il nostro è un ambiente conviviale, che poi è la base per il successo. Questi ragazzi hanno le carte in regola per fare un grande campionato, devono trovare la tranquillità che giocatori come me, Rocchi, Cittadini, Maresca hanno acquisito negli anni". Questo processo può essere agevolato da una figura di spessore come quella di Mister Romagnoli: "Il Mister lo conosco da anni ma è la prima volta che ho l'occasione di essere un suo giocatore. Devo dire che è molto preparato e riesce a gestire bene il gruppo. La sua conoscenza del futsal è alta, studia gli avversari e ci aiuta ad affrontarli nel miglior modo".
Daniele M. Tragnone