Loading color scheme

Pompa: "Siamo carichi per sabato, vogliamo tornare alla vittoria"

by DanieleTragnone
in Futsal

Mario Pompa, avvocato alla mattina e portiere del Cures alla sera, ci racconta della sua avventura a Passo Corese giunta ormai alla seconda stagione.

Un portiere in toga
Se vogliamo trovare delle analogie tra il mestiere dell'avvocato e quello del portiere, possiamo dire che entrambi parano tiri mancini. Ma se l'avvocato può ricorrere in appello, il portiere del futsal ha a disposizione un solo istante per tenere al sicuro la sua squadra. Mario Pompa si divide tra il lavoro e la passione, l'ufficio e il parquet; continuare a questi ritmi è l'unica opzione da prendere in considerazione: "A volte finisco di lavorare e sento la stanchezza, ma mi basta mettere gli scarpini e solcare il parquet per scacciarla via, è quasi un palliativo dopo otto ore di lavoro vedere i miei compagni e allenarci insieme. Poi sono fortunato, a questo livello facciamo sessioni serali, adatte a chi come noi lavora".


Riprendere la corsa
Il Cures era partito bene: quattro risultati utili consecutivi con due vittorie in Sardegna, poi è arrivato lo stop contro la Mirafin in una partita gagliarda e la sconfitta in zona Cesarini contro una Real Ciampino mai doma. Il Cures però è stato tutt'altro che arrendevole: "Contro la Mirafin stavamo conducendo il match ed è inutile ribadire che trovarsi a difendere quattro contro due dopo le espulsioni è stato complicato: in un paio di minuti due partite si sono compromesse, andare in casa della prima senza Emiliano e Nicolò (Cittadini e Ramazio ndr), ci ha tolto sicuramente qualcosa, è stato un peccato uscire a mani vuote da Ciampino, non lo meritavamo". Se c'è un aspetto sotto il quale il Cures non ha convinto, è stato l'approccio: "Non so se eravamo sfiduciati o impauriti, fatto sta che il Ciampino ci ha messo sotto; ora contro lo United Pomezia vogliamo vincere, è l'unico obiettivo, l'abbiamo in testa da sabato scorso".

Uno spogliatoio coeso
Ad affiancare Mario Pompa nella difesa della porta c'è l'espertissimo Marco Maresca e il dualismo che si è andato a creare è quanto di più adatto a tirare fuori da entrambi la massima determinazione: "Da Marco si impara ogni giorno, ha un'esperienza sopra la media, sa porsi nello spogliatoio, cura ogni particolare. Io lo vedo come un mentore, in generale nello spogliatoio è una sorta di guida spirituale, sostiene e aiuta tutti quanti noi". Ed è stato semplice, in un ambiente come Passo Corese, inserire i nuovi acquisti: "Emiliano dopo aver ricevuto l'offerta mi ha chiamato per chiedermi qualcosa sull'ambiente, ho assicurato che con noi intesi gruppo squadra si sarebbe trovato alla grande. Tutti i ragazzi sono fantastici e nei confronti dei nuovi arrivi siamo aperti e pronti a dare una mano. Smussando i piccoli angoli del proprio carattere si arriva ad una perfetta amalgama di squadra, si crea il gruppo".

Daniele M. Tragnone