Fascia al braccio, disinvoltura, con un solo pensiero nella testa: riportare Rieti nel paradiso del futsal. Edoardo Scappa, emozionato per il ritorno al PalaMalfatti, rimarchia il passo in avanti rivoluzionario fatto in estate dalla società.

Scelte da fare

Il salto nel Nazionale è sempre un momento delicato, in cui bisogna mettere da parte il cuore ed essere egoisticamente ambiziosi. Questo il principio su cui hanno agito il DS Biagini, insieme al nuovo presidente Fabio Figorilli, gestendo alla grande un mercato delicato: “Credo fortemente in questo progetto, in estate non ho mai messo in discussione di andare via, sono orgoglioso di essere il capitano. La società è cambiata, ci sono nuove figure di cui avevamo bisogno, un roaster completo costruito con cognizione. Il mercato fatto è importante, confermando il blocco portante dello scorso anno, arricchito da acquisti di livello, uno su tutti Rafinha Rizzi. Ottimo lavoro di Biagini, è un amico da anni e conosce bene certi palcoscenici”. Come li conosce mister Festuccia, confermato in panchina dopo essersi guadagnato il successo e i complimenti oggettivi per la grande cavalcata di cui è stato assoluto protagonista: “Il mister ci sta preparando bene, è un ottimo motivatore. Lavora molto sull’aspetto psicologico e studia al meglio ogni singola partita. Con lui ho un rapporto splendido, è stato il mio primo allenatore da bambino, che dopo anni mi ha portato nel futsal”.

Sulla scia del passato

La lunga e stancante stagione dello scorso anno, oltre ad essere stata simbolo di rinascita del futsal reatino, ha rappresentato per la società amarantoceleste un punto di partenza verso un futuro roseo e vincente. Questo il punto di vista del capitano: “Non cambierei nulla, abbiamo vissuto un finale mozzafiato. Vincere in semifinale a venticinque secondi dalla sirena, con un mio tiro libero, è stata una emozione indescrivibile. La prima parte di stagione siamo stati perfetti, ma dopo la sosta, tra infortuni e squalifiche, abbiamo perso per strada molti punti con squadre sulla carta più deboli. Sicuramente non cambierei la voglia di crescere e la coesione di gruppo, al contrario mi aspetto costantemente maggiore attenzione”. Cambiano i tasselli, ma non le regole. Difatti Scappa non si nasconde, come d’altronde la società, sul desiderio di un’altra stagione ricca di successi: “Gli obiettivi devono essere gli stessi dell’anno passato, il presidente non vuole una squadra da media-bassa classifica. Puntiamo alle Final Four di coppa e quantomeno ai playoff in campionato”.