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Parla mister Benevento: “Non siamo sazi anche se vediamo la fine”

by Mattia Cengia
in Futsal

Obiettivo salvezza nel girone G raggiunto e oltrepassato con facilità dalla squadra di Giuseppe Benevento, che ci ha parlato dei segreti dietro l’exploit del Città di Potenza.

In pochi a crederci

Come abbiamo appena detto, tutto si pensava sul Città di Potenza, tranne che potesse arrivare a 4 giornate dal termine della regular season in piena lotta playoff; tutto questo nonostante si affacci alla pausa dopo aver attraversato uno dei periodi più complessi: Avendo una rosa molto corta e con le diffide che si sono accumulate, abbiamo avuto molte assenze, non ci hanno aiutato neanche gli infortuni. Per quelli che erano i presupposti, credo che abbiamo fatto tanto. Non mi sento appagato e sto cercando di trasmettermelo ai miei ragazzi”. Lavoro e organizzazione, questi i pilastri secondo mister Benevento, che hanno portato il Città di Potenza a poter sperare di non terminare la stagione alla ventiseiesima giornata: Abbiamo sopperito alla rosa corta lanciando giovani cresciuti con noi, come per esempio Gabriele Canadeo: è un 2005 e il capitano dell’Under 19 nazionale. L’ho cresciuto dalle giovanili e quest’anno ha fatto già 3 goal in B; potrei citare anche Cardone, Sagarese, Claps”.

Dalla prima volta in panchina a Coverciano

Mister Benevento è uno dei nomi più in voga tra i giovani allenatori nelle serie inferiori di calcio a 5. A lui sono, infatti, legati traguardi di non poco conto: Ho vinto la D al primo anno con il Real Potenza, alla prima stagione in C2 sono andato in C1, e l’anno dopo ho ottenuto la salvezza a metà campionato. Allenavo prima squadra e giovanili, l’anno scorso mi sono concentrato sull’Under 19 nazionale, e la mia forza è stata proprio questa, fare la gavetta”. Non solo allenatore però Giuseppe Benevento, in quanto può vantare un passato da calciatore tra A2 e B che lo ha aiutato non poco nella sua nuova veste in panchina: Conoscere le dinamiche di spogliatoio per me è stato fondamentale, passa tutto da lì. Sono riuscito ad entrare al corso d’allenatore di primo livello di Coverciano, che per me è stata un’esperienza molto formativa, fatta con persone come Andrea Rubei, leggenda del calcio a 5 italiano. Ho fatto un salto di qualità.

 

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