Roberta Di Stefano non vuole adagiarsi sugli allori di una striscia di otto vittorie e tenere concentrato il suo Time Sport Roma sulla prossima gara contro lo Sporting Club Thule.

L’asse Trastevere-Time Sport Roma

Roberta Di Stefano, così come molte sue compagne, in estate era in cerca di una sistemazione dopo aver deciso di lasciare il Trastevere al termine di un percorso durato diverse stagioni. Il blocco trasteverino ha scelto di accasarsi al Time Sport Roma: “Siamo state molto bene insieme, come gruppo ci siamo trovate e, dopo un torneo estivo disputato con il Time Sport, abbiamo deciso di rimanere perché ci siamo trovate molto bene”. Il compito di amalgamare due blocchi di giocatrici in unico grande collettivo è stato affidato a mister Luigi Guidi, che Di Stefano ha definito: “Un bruto dal cuore d’oro”. L’allenatore ha deciso di puntare anche sull’esperienza ed il carisma della giocatrice classe 1982.

I numeri

Quarta migliore realizzatrice nella squadra con il miglior attacco del torneo, 7 reti realizzate in 12 presenze, Roberta Di Stefano sembra essersi calata molto bene in questa nuova realtà. La giocatrice, però, ha detto di non aver ancora la pancia piena: “Sono soddisfatta, non sono proprio un goleador quindi non posso lamentarmi, ma si può sempre fare meglio”. Dopo un grande avvio sotto porta, la centrale sembra aver perso un po’ di feeling con il goal, ma la squadra gira benissimo e questo appare come un problema per il Time Sport Roma: “Spero di sbloccarmi presto, ma anche fare assist non mi dispiace”.

Il Braccio di ferro con il Cerveteri

A sei partite dalla fine del campionato la lotta per il primo posto è serratissima: il Cerveteri è in testa con sole vittorie, il Time Sport Roma segue a ruota a -6. La capolista non ha ancora scontato il turno di riposo e tra due settimane c’è lo scontro diretto. Una situazione di calendario del genere potrebbe giocare brutti scherzi alla squadra inseguitrice, rischiando di commettere l’errore di pensare già al big match e sottovalutare il prossimo avversario, ovvero lo Sporting Club Thule. Qui si vede l’esperienza di Di Stefano, che sa quanto potrebbe essere rischioso non pensare partita per partita: “Non dobbiamo sottovalutare le altre squadre perché basta un passo falso e perdiamo il contatto con la prima in classifica”.

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