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Federico Mazzuca: quando il futsal è congenito

by Andrea Donolato
in Futsal

Gli occhi continuano a brillare. Dall’Europeo 2003 vissuto sugli spalti da ragazzo alla serie A2: un’ossessione senza tempo per Federico Mazzuca.

Giri immensi che ritornano

“Il mio percorso nel futsal è iniziato dai 12 anni. Il calcio a 5 è sempre stata un’ossessione. Ho un ricordo in prima persona dell’Europeo vinto nel 2003, ero lì quando Vinicius Bacaro segnò il gol vittoria contro l’Ucraina. A quelletà, se qualcuno mi avesse detto che vent’anni dopo ci avrei giocato insieme, ci avrei riso sopra”. È un cerchio che si chiude quello di Federico Mazzuca, oggi portiere dell’Eur. La carriera inizia nelle giovanili del Torrino, successivamente Lazio, promozione con il Lido di Ostia in serie A2, playoff vinti con la Mirafin e salvezza con la Nordovest: “Ho vissuto momenti magnifici, sofferto quando le cose non andavano. Ho preso sempre il buono da tutto e ingigantito il mio bagaglio”.

 

Contatto Eur

“Nel giugno 2021 c’erano già stati dei contatti, non trovai l’accordo perché preferii iniziare un percorso con la Fortitudo Pomezia. Per motivi lavorativi non riuscii a continuare quell’avventura, era una società che richiedeva un impegno enorme. Ad ottobre il patron Cirillo richiamò per farmi riflettere, ai tempi l’Eur militava in Serie B. Accettai, finimmo secondi dietro lo Sporting Hornets”. Racconta così il suo approdo all’Eur l’estremo difensore e uomo cardine nello spogliatoio di Minicucci: “Mi sento di avere rapporti umani con tutti. Ho un rapporto particolare con Emer, quest’anno ho conosciuto meglio Fantini, ragazzo d’oro. Bacaro stesso viene visto come super professionista, ma in realtà scherza molto. Mi sento da collante anche per i più giovani”.

Salvezza, riforme, cambiamenti

Dopo la pesante sconfitta di due settimane fa contro l’Ecocity, nell’ultimo weekend è arrivata la vittoria fondamentale per la salvezza contro il Prato per 6 a 2: “Dopo il 10-0 dovevamo cambiare rotta. Contro il Prato siamo andati sotto, ma non ho mai avuto una sensazione negativa per il risultato finale. Manca un punto per la salvezza matematica. Ci siamo tolti questa spada di Damocle”.
Mazzuca conclude l’intervista con uno sguardo al futuro, vista la nuova riforma che entrerà in vigore il prossimo anno: “Ci sarà un cambiamento importante, sono contento che la società voglia puntare su di me. Nella prossima annata verranno valorizzati i giovani italiani. Di giocatori giovani ne abbiamo, devono imparare a non commettere errori che in leghe come queste paghi a caro prezzo”.

 

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