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Le tinte verdeoro dell’Eur: alla scoperta di Rodrigo Emer

by Andrea Donolato
in Futsal

Il laterale nativo di Porto Alegre racconta il futsal del Sudamerica, le tappe in Italia e l’immenso bagaglio oggi a disposizione della squadra del patron Cirillo.

Tonnellate d’esperienza

“Da 16 anni sono in Italia, da quando ne avevo 19. Ho iniziato alla Regalbuto dalla Serie B, sfiorando la promozione in A. La massima serie l’ho raggiunta con il Napoli dove ho siglato 15 reti, poi sono andato alla Lazio dove ho incontrato Vinicius Bacaro. Sono andato alla Futsal Isola. I successivi 3 anni li ho passati alla Mirafin e alla fine ho avuto la mia parentesi alla Nordovest. Si presenta così Emer, nativo di Porto Alegre, con un palmares ricchissimo d’esperienza delle più alte categorie. Prima della vita italiana, il futsal per lui era a tinte verdeoro: “In Brasile da ragazzini si inizia proprio con il futsal. Per un periodo ho giocato contemporaneamente sia a 5 che a 11, poi ho scelto il rettangolo più piccolo. La concezione nel mio paese d’origine è diversa, lì vige la sfera professionistica mentre in Italia è considerato purtroppo ancora dilettantismo”.

 

Eur e campo

“Con l’Eur ci sono stati contatti per due anni, poi quest’estate parlando con il presidente Cirillo abbiamo trovato l’accordo. So quanto vuole crescere questa squadra, la professionalità e l’ambizione mi hanno portato a vestire questa maglia. Conoscevo già alcuni giocatori come Bacaro e Mazzucca, è stato naturale dire di si”. Le caratteristiche del brasiliano e il bagaglio d’esperienza potrebbero far ingolosire numerose società dei campionati maggiori e l’Eur non si è fatta scappare quest’occasione: “Il mio ruolo in campo è universale; l’unica posizione non nelle mie corde è il pivot. Il mio punto di forza è il dinamismo, l’attenzione costante alle situazioni in campo. Difendere è il mio mondo e modo di vivere questo sport”.

Voglia di stabilità

“Siamo una squadra variegata, un mix di spregiudicatezza e di expertise. I momenti vengono letti bene dal gruppo, non ci sono problematiche. I più giovani hanno la voglia di ascoltare e di imparare, mentre noi ci mettiamo a disposizione per dire la nostra”. L’Eur, da neopromossa, sta affrontando un campionato complicato, ma lo affronta da gruppo. Emer è conscio dell’annata e del match che lo aspetta a Genzano: “In tante partite siamo stati avanti nel punteggio poi nelle seconde frazioni sono arrivati i crolli. Ci manca quella stabilità per portare a casa i punti. Il match questa sera sarà complicato, se loro sono primi c’è un motivo”.

 

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