Ripercorriamo la carriera di Davide D’Addato ed entriamo nel mondo La Pisana, tra aneddoti e rapporti non visibili dai tifosi. 

Due mister, due feeling

Davide D'Addato è uno dei ragazzi più esperti dei biancorossi. La sua esperienza lo porta a fare il paragone tra due allenatori da cui, vestendo la maglia della La Pisana, è stato allenato, Emiliano Rossetti e l'attuale Corsaletti: “I due mister che ho avuto a La Pisana sono stati differenti”. Il calciatore ripercorre i suoi trascorsi, sottolineando come ci siano stati due momenti diversi nella squadra. Un mister lo ha fatto crescere, l’altro lo sta consolidando.

Tra obiettivi e buoni rapporti

“L’obiettivo è stare davanti, tenendo aperta la possibilità di vincere il campionato”, D'Addato sottolinea che il primo obiettivo è essere un cliente scomodo, lottare per le prime quattro posizioni e provare a vincere il campionato, se c’è l’occasione.
Ogni cosa fatta alla La Pisana è alimentato dall’ambiente, tifosi caldissimi ed unici che trasmettono emozioni da inizio a fine partita: “I nostri sostenitori ci caricano è un ambiente bellissimo. Ogni volta è bello vedere i giovani arrivati da poco, rimangono sorpresi”. Ogni azione svolta da qualsiasi membro dei biancorossi porta Andrea Di Lorenzo nel cuore.
Cosa distingue, secondo Davide D'Addato, il proprio gruppo squadra? "Il rapporto parte anche dallo spogliatoio". Gruppo-squadra, quello biancorosso, in cui c'è un personaggio molto simpatico, per cui il nostro intervistato spende qualche parola: “Andrea Di Lecce si distingue sempre, ridiamo tanto con lui per il suo modo di approcciarsi. Avere gente così in spogliatoio aiuta a creare coesione”.

E per il futuro?

“31 anni è una bella soglia, dopo La Pisana mi muoverò solo se ci sarà un'offerta interessante. Al momento penso giorno per giorno", D’Addato lascia aperte le porte del futuro a tutti i possibili scenari, facendo però capire che sarebbe bello terminare il proprio percorso nel futsal alla La Pisana.

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