Aggrappata in classifica al gruppo di testa, La Pisana si affida alla grinta e all'attaccamento alla maglia del proprio capitano Federico Francescangeli.

Reagire alle sconfitte

Una settimana intensa, iniziata male con il ko di Palombara ma ripresa con la bella vittoria in Coppa Lazio sul Conit Cisterna, team di vertice nell’altro girone della C1. Il capitano, autore di 9 reti in stagione, commenta così le ultime gare: “Non c’era modo migliore di ripartire. Purtroppo però - dice Francescangeli - le vittorie non rimarginano del tutto le ferite delle partite precedenti. In questo girone ogni partita è insidiosa, non ci sono mai goleade. Noi nell’avvio di campionato abbiamo perso due partite in maniera rocambolesca, adesso dobbiamo lavorare e migliorare sulla gestione della partita”.

La responsabilità dell’essere capitano

Così come all’inizio della passata stagione, La Pisana ha optato per un ritiro in cui i nuovi giocatori hanno avuto modo di conoscere tutto l’ambiente. Il capitano ritiene che sia stato fondamentale: “I nuovi arrivati si sono integrati e siamo già riusciti a fare gruppo. Possiamo alternarci, c’è tanto materiale tecnico sul quale il mister può lavorare.”
La Pisana significa soprattutto Andrea Di Lorenzo, il cui volto è sulle maglie di tutti i giocatori. Federico Francescangeli sente ancora di più la responsabilità della maglia: “Qui mi sento a casa. Fin dall’inizio La Pisana mi ha trasmesso tutto il suo amore per Andrea, sono entrato subito nella loro mentalità ed è questa che cerco di trasmettere ai nuovi. Ogni sabato per me è un onore indossare questa maglia ed essere il capitano di questa squadra”.

La sfida contro la capolista

Sabato 12 novembre arriva al Tevere Roma il Cures, primo della classe e vittorioso anche in Coppa Lazio. L’impegno infrasettimanale non sarà un ostacolo secondo Francescangeli: “Siamo carichi, sappiamo che vorranno metterci in difficoltà in tutti i modi. Ci faremo trovare pronti, noi siamo costruiti per stare ai vertici”.

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