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Olimpica Tivoli, segui mister Isacchini per invertire subito la rotta!

by Giuseppe Apa
in Futsal

Roberto Isacchini si è aperto ad una conversazione a 360°. Ci parla del passaggio da giocatore ad allenatore del presente ai tiburtini.

Il rammarico per aver lasciato il calcio: essere allenatore

Roberto Isacchini, ha raccontato il motivo della suo passaggio da giocatore ad allenatore. Incaricato di ricoprire sia un ruolo sia l'altro per la prima volta ben diciotto anni fa, il mister aveva le idee chiare: fare da collante tra società e squadra. Mantenere un ambiente sereno nello spogliatoio, specialmente quando si perde, è delicato: "Sono stato incaricato di fare il mister e non ci ho pensato troppo. Fare l’allenatore è stimolante, ma aver lasciato il calcio giocato è un piccolo rimpianto. Il calciatore è il ruolo migliore in cui riesci ad ottenere molto più in quello che dai".

Altro aspetto importante è quello mentale, essere pronti ad ogni evenienza è fondamentale secondo il nostro intervistato: "Bisogna essere preparati anche mentalmente a vivere la stagione in un certo modo. Nel tempo ho vissuto tante esperienze prima di arrivare all’Olimpica Tivoli".

Gli obiettivi della squadra

Ci troviamo alle porte della seconda giornata di campionato. Contro il Marano Equo sarà fondamentale riconquistare fiducia dopo la sconfitta contro l’Aniene. L'obbligo è guardare sempre in alto, con l’ambizione di puntare al massimo nonostante le difficoltà che si presenteranno. Sarà importantissimo sfruttare al meglio le occasioni nitide. "Lo scorso anno siamo arrivati a metà classifica, ma abbiamo avuto dei buoni picchi in cui ci siamo fatti valere contro tutte le squadre. Contro il Marano non sarà semplice; servirà essere perfetti in tutte le fasi, fare squadra e saper soffrire".   

Il livello della rosa

L'allenatore rossoblu è molto soddisfatto della rosa, nonostante il numero inferiore rispetto allo scorso anno, all’inserimento fondamentale di giovani interessanti. Un connubio perfetto quello tra vecchi e nuovi giocatori, che probabilmente era necessario già in precedenza. Secondo Isacchini, infatti: "Quest’anno abbiamo un mix, che l’anno scorso è mancato. Abbiamo una rosa numericamente inferiore in attacco, ma non è detto che sia un difetto. Con un numero inferiore rispetto allo scorso anno potrò lavorare ancora meglio sulle individualità, tutti potranno essere coinvolti".

 

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