Torna in campo la Real Fiumicino. A farci compagnia uno degli artefici dell’iniziale sprint stagionale, Marco Mureddu, allenatore in seconda.

L’avvio di stagione

Tre vittorie e un pareggio, ai quali si aggiunge una vittoria in Coppa Lazio, numeri importanti nelle prime cinque gare stagionali. Mureddu si aspettava un inizio positivo: “Conosco i ragazzi, giocavo con loro fino a due anni fa. Abbiamo lavorato sugli errori dell’anno scorso, in particolare la mancanza di punti in trasferta”. La squadra viaggia ad una media di 5 gol a partita ed ha dimostrato di essere compatta sia allo Sporting che fuori casa. Merito del gruppo: “Sono tutti bravi ragazzi, dagli under ai più esperti come Bonanno e Caparrotta. La nostra fortuna è conoscerci da tanto tempo, siamo amici anche fuori dal campo”.

Da giocatore ad allenatore

Per ben 20 anni nel calcio e 17 nel calcio a 5, Marco Mureddu è stato un giocatore prima di tutto. Appesi gli scarpini al chiodo, non ha esitato, intraprendendo il percorso per diventare allenatore: “Ho capito che era il momento di farsi da parte. Cerco di trasmettere tutto quello che ho appreso in questi anni dai miei allenatori. Adesso ho il patentino, spero un giorno di salire con la prima squadra della Real Fiumicino”.  Difficile stabilire quale sia stata la gioia più grande, ma c’è una cosa che inorgoglisce senz’altro Mureddu: “Bello vedere il Lido di Ostia in Serie A; iniziai con loro in Serie D”.

Obiettivo promozione, Mureddu crede nel grande salto

L’allenatore in seconda della Real Fiumicino non si nasconde e dichiara di incitare la squadra a puntare ai playoff: “Dico sempre ai miei giocatori che è bellissimo giocare le final four”. Un traguardo ambizioso ma non impossibile, che può arrivare anche grazie all’intesa con mister Beccaccioli: “Siamo complici, lo conosco da 30 anni e abbiamo giocato assieme. È un grande allenatore, potrà dare tanto a questo gruppo”.

Tre partite in una settimana

Tra il 22 e il 29 ottobre il Real Fiumicino affronterà Città di Zagarolo ed Albano in campionato, senza scordare il Città di Pontinia in Coppa Lazio: “Non mi è mai capitato lo Zagarolo nel girone. Noi confidiamo nel nostro fortino, c’è tutto per fare bene. La partita è insidiosa ma pensiamo soltanto al prossimo match”. Sul ritorno di Coppa ammette di essere rammaricato per aver sciupato il 5-1 dell’andata, ma è convinto che la squadra possa esprimersi al meglio nel palazzetto di Pontinia.

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