Seguendo le orme di papà Edmondo, Aristide Landi scrive pagine di storia nel basket giovanile e senior: ai nostri microfoni ricostruisce il puzzle del suo successo.

Giovanili

“Sono devoto a Gaetano Larocca e a Marcello Molfese del Nuovo Basket Potenza, che sono parte integrante della mia famiglia”. Dopo la contesa tra le top squadre d’Italia l’approdo alla Virtus Bologna a 14 anni: “C’era la struttura ideale per far crescere un giovane come me”. Alla Virtus due i titoli italiani conquistati dal potentino, che viene premiato nelle stagioni 2011/12 e 12/13 come MVP delle finali under 19. La ciliegina sulla torta è la vittoria del Campionato Europeo under 20 a Tallin con la maglia della nazionale italiana: “Mi sono ripagato tutti i sacrifici che ho fatto”.

Squadre di club

Prestito alla Fortitudo Bologna in serie B, esperienze a Mantova e Trieste in serie A2: “Quando non sei più un under, devi cominciare a portare a casa i risultati perché il mercato è esigente”. Il triennio più soddisfacente a livello di risultati è quello alla Virtus Roma culminato con la vittoria del campionato di serie A2 sotto la guida di coach Piero Bucchi: “Il gruppo fu la chiave di quella promozione”. Sbarco nella massima serie nazionale con la maglia di Pistoia nel 2019: “Rammarico per l’interruzione. I numeri erano alti per essere il primo anno di serie A”. Il lungo di 203 cm approda a novembre alla Riviera Basket Rimini dopo una breve parentesi scafatese di inizio stagione.

Obiettivi e sogni

“Era una scommessa per me e per la società. Quando sono arrivato a Rimini, mi ha colpito il palazzetto gremito nonostante l’ultimo posto”. 6 sconfitte di fila, quattro punti in meno e una serie di infortuni non spaventano la squadra di coach Mattia Ferrari, che ottiene la salvezza e recentemente anche l’accesso ai playoff da neopromossa: “Saremo ricordati nella storia per ciò che abbiamo fatto. Il burdel (casino nel gergo riminese) ci identifica”. Da veterano Landi si mette a disposizione della squadra: “Quello in cui devo migliorare è prendere sempre più iniziative”.
Il numero 15 lo accompagna sempre nella sua carriera, in cui si ispira a papà Edmondo, noto cestista potentino scomparso prematuramente nel 2007. Diventato papà da qualche anno, Landi ha un consiglio da apportare ai giovani: “C’è bisogno di tanto sacrificio per diventare giocatori. Le società devono costruire le basi per far crescere il movimento.”

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