Una carriera da incorniciare che accosta la disciplina scolastica alla fame di risultati sportivi: il miglior giocatore della Serie B racconta come eccellere in campo e fuori.  

Approdo alla Luiss

Il playmaker Marco Pasqualin accoglie la proposta della dual career alla Luiss nell’estate del 2019: “Il giocatore deve solo pensare ad allenarsi e lavorare al massimo. Le distrazioni fuori dal campo sono ridotte al minimo”. I numeri dell’MVP della Serie B ripagano la fiducia riposta in lui da tutta la dirigenza della Luiss: “La fame di risultati mi ha spinto a fare il salto di qualità. il meglio deve ancora venire”.
I 1000 punti in maglia biancoblu raggiunti nella partita contro Pozzuoli, iscrivono Pasqualin nella Hall of Fame: “Ho ricordato a me stesso quanti sacrifici abbia fatto sia a livello sportivo che accademico”.

Rapporto con coach e compagni

Tra Pasqualin e coach Paccariè c’è un rapporto vero: “È la miglior persona che ci possa essere all’interno di questo progetto perché conosce gli impegni che abbiamo ed è sempre presente dentro e fuori dal campo. Non c’è un singolo che eccelle più degli altri, sono tutti traguardi condivisi”. I parziali della Luiss nelle partite a Caserta e Corato sono stato frutto dell’efficienza offensiva e difensiva: “Stiamo mantenendo una solidità in difesa maggiore rispetto alla prima parte di campionato. Siamo una squadra imprevedibile che non si pone limiti; l’obiettivo è vincere ogni singola partita”.

Vita extra-cestistica e progetti futuri

“Roma è una bellissima città in cui vivere e giocare. Mi piace passare del tempo con persone diverse al di fuori degli allenamenti e del master. Questo è il giusto antidoto alla quotidianità”. Al momento il master in Business Administration sta cambiando la vita di Pasqualin e gli sta aprendo numerose porte in ambito lavorativo: “Farò valutazioni più dettagliate appena raggiungeremo l’obiettivo prefissato, la qualificazione in B d’Eccellenza”.

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