Il classe 2003 ci accompagna nella sua carriera cestistica, toccando in maniera particolare ciò che avviene all’interno di una squadra professionistica.

Una data da incorniciare

È il 16 aprile 2022 e gli assistenti di Ettore Messina vanno a richiamare Giuseppe Invernizzi dalla panchina per farlo entrare in campo nella sfida contro la Gevi Napoli. È il momento dell’esordio in Serie A per il giovane 2003, un giorno che Giuseppe conserverà per sempre dentro il suo cuore: “Prima di entrare in campo non capisci veramente cosa stia succedendo, sembra quasi una cosa normale. Te ne rendi conto solamente dopo. Vivere quell’esperienza con quei giocatori è stato fantastico perché ho potuto vedere da vicino come si allenano e come lavorano dei professionisti”.

Cosa ti rende davvero felice?

A Giuseppe piace ricordare le piccole cose, quelle che in fondo rendono questo sport genuino ed emozionante: “Sembravo un bambino quando entra in un negozio di caramelle, ero seduto nello spogliatoio e a sinistra avevo Melli, a destra Sergio Rodriguez, che hanno fatto un po' la storia del basket europeo. L’esordio è il ricordo che rimane più impresso, ma il momento più bello sta nei piccoli gesti. Sentirsi parte di un contesto così grande, essere trattato come un loro pari, ridere e scherzare con loro”.

La Luiss è unica in Italia

In estate Giuseppe fa una scelta forte per un ragazzo della sua età, lasciare Milano, la sua casa cestistica, dove è cresciuto e maturato come uomo e come giocatore, per trasferirsi alla Luiss Roma, studiare all’università e guadagnarsi il giusto spazio in un contesto importante come quello della Serie B: “Il progetto che c’è dietro la Luiss è unico in Italia: riuscire a conciliare studio e basket ad alto livello è qualcosa di un’importanza fondamentale. È questo che mi ha spinto a percorrere questa nuova strada”.

Non molliamo mai

La Luiss di coach Paccariè è reduce dalla clamorosa vittoria contro il Ruvo di Puglia, mai nessuna squadra in questo campionato è riuscita ad ottenere due punti al Pala Colombo. Vittoria che proietta la Luiss alsecondo posto in classifica, a due punti dalla capolista: “Siamo rimasti sbalorditi anche noi dal modo di adattarci alle partite nonostante le assenze, come quelle di Allodi e D’argenzio. Non molliamo mai, siamo uniti e riusciamo a superare i problemi che possono presentarsi facendo gruppo. Soprattutto ci divertiamo insieme”.

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