Un italiano al college: Matteo Tersillo racconta ai nostri microfoni ciò che lo ha spinto a percorrere questa nuova strada.

Uno shock di emozioni

Matteo Tersillo, dopo aver giocato nella squadra giovanile del Bassano e un anno in serie B a Giulianova, ha voluto cambiare vita, mettendosi in gioco con la casacca del Midland College: “È sempre stato il mio sogno, l’emozione è stata incredibile. Mi sono trovato a cambiare Stato, ad andare via dalla mia famiglia, trovandomi in un’ambiente completamente diverso. È stato uno shock di emozioni”.

Vivere per un ossessione

Una volta arrivato negli States, il giocatore del Midland College ha creato e condiviso contenuti sui social cercando di comunicare e trasmettere la mentalità americana anche per i giovani italiani: “Ho iniziato a postare sui social perché in Italia mi sono ritrovato ad avere un ossessione solitaria, ero l’unico ad allenarmi costantemente, rinunciando a feste e amici. Tutto è iniziato da qui, voglio trasmettere un ossessione per qualcosa”.

Fare la cosa giusta

Fin dal primo giorno Tersillo si è trovato a convivere in un pianeta completamente diverso dal nostro ed è stato un aneddoto particolare a fargli capire di aver fatto la scelta giusta: “La prima settimana che sono arrivato in America sono andato alle cinque del mattino in sala pesi e mi sono ritrovato quattro persone che si stavano allenando già da un’ora. In Italia non mi ero mai allenato prima di scuola, sempre dopo e vedere questi ragazzi mi ha fatto sentire a disagio; piano piano si è creata questa cosa dentro la mia testa, ovvero se non mi alleno come gli altri non riesco a stare bene durante la giornata”.

L’idealizzazione dell’italiano

Come viene vista la figura italiana all’estero? “L’italiano fuori dalla pallacanestro è lodato, sia ragazzi che ragazze sono ossessionati. Per quanto riguarda il basket ti guardano sempre con occhi strani perché non credono che gli europei siano al loro stesso livello”.

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