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PICCOLI AMICI * W3 VS FREGENE

by Valerio Campagnoli

Derby vero e sentito, e qui l’età c’entra poco e niente. Partita di Piccoli Amici, ma quanto agonismo e quanta voglia di vincere.

Al sintetico dell’Emilio Darra si fronteggiano W3 Maccarese e FregeneMaccarese, con un solo obiettivo: divertirsi e far divertire -nell’assoluto rispetto dell’avversario- anche mamma e papà.
Come sempre, nessuna classifica, nessun punteggio, nessun risultato: sarà più una chiacchiera che non un vero e proprio cronoracconto di un pomeriggio in cui, possiamo giurarlo, tutti sono usciti felici dal campo.
Come sempre, all’inizio, una breve sessione di tiri in porta da una parte e dall’altra. E’ un protocollo, sì, ma anche una buona propedeutica a ciò che sarà la partita. Tutti i bambini tirano in porta e a turno tutti difendono. Un ottimo viatico di preparazione che fa sì divertire tutti ma li svezza anche in funzione delle occasioni di gioco che si verranno a creare. Entrambi i mister non hanno molta fatica nel disciplinare i ragazzi, e questo è già un buon segno.
Poi la partita: possiamo garantire, noi che viviamo di calcio a un diverso livello e con altre fasce d’età, che ci siamo divertiti tanto a commentare noi stessi. Già dal primo tentativo della W3 si vede, anzi, una certa coordinazione che non è affatto scontata in bambini di nemmeno dieci anni. Anche nei due gol successivi a questa azione si trovano qualità tattiche non da poco, il resto lo fanno i piccoli interpreti che a queste cose, invero, non ci pensano granchè.
Si ritorna davvero bambini quando, ad esempio, il riccioluto attaccante della W3 corre come nemmeno Tardelli al Bernabeu quasi quarant’anni fa dopo aver segnato -per l’appunto- in scivolata. Ritorna bambino anche chi scrive quando, purtroppo, capitano quelle piccole papere che per un portierino sono motivo di pianti a dirotto. Il numero 9 del Maccarese fa per spazzare e il pallone carambola in porta dopo un liscio del mini numero uno.
Tutti quanti, da chi scrive al mister stesso passando per i compagni di squadra, a consolare il portierino che subito si rimette in carreggiata. Sempre parlando di portieri, il numero uno della W3 compie un intervento da stropicciarsi gli occhi, dopo che l’attaccante del Fregene si era lanciato a tutta birra mirando all’angolino. Scivola così la partita, tra gli slalom del ricciolino attaccante dei rossoblù che scarta tutti e deposita nel sacco, accanto all’esultanza alla Cristiano Ronaldo di un giocatore della W3 dopo un gol su punizione.
Termina così la gara di quattro tempi: i primi due da quindici minuti, i restanti di dieci. Scende il buio e il freddo all’Emilio Darra, ma gli animi sono a mille dalla gioia. Tutti si lasciano intervistare, perfino i bambini che si fanno il regalo di Natale davanti alle telecamere. E Marco Tagliaferri, mister dei piccini in bianconero, lascia trasparire a sua volta parecchio entusiasmo: “i bambini sono straordinari, fanno amicizia dentro e fuori dal campo. I genitori a loro volta sono deliziosi, e per me che sono alle prime armi è un gran segno.”

V.Campagnoli