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Riccardo La Torre, pezzo pregiato nello scacchiere della Trastevere.

by Gabriele Cascella

Il pallone, la natura e gli animali: le tre arterie per il cuore di Riccardo

Il giocatore

Negli scacchi la torre è un pezzo fondamentale che però, a causa della sua posizione di partenza, non entra subito nel vivo del gioco; proprio come Riccardo che dal cuore della difesa si esalta con il passare del tempo. Tra il classe ‘ 99 e il futsal è amore a prima vista. Inizia a muovere i primi passi con lo Sporting Juvenia , società con la quale esordirà in serie B e alla quale Riccardo rimane molto legato. Nel 2018, le sue ottime prestazioni gli regalano l’opportunità di entrare a far parte della rappresentativa juniores del Lazio, che nello stesso anno riuscirà a vincere il torneo delle regioni. Un’ esperienza indimenticabile e per sempre tatuata sotto la pelle di Riccardo “Non ti nascondo che quando in finale, prima della partita, eravamo tutti in piedi a cantare l’ inno … la lacrimuccia è scesa”. La Torre fa della tenuta mentale e della polivalenza le sue doti principali “Difficilmente perdo l’attenzione durante la partita” , qualità che per un ultimo sono indispensabili e preponderanti senza però rinunciare agli exploit offensivi, eredità del suo passato da laterale. Riccardo sulle spalle ha il numero 4, in onore di Juan ex difensore della Roma che da bambino ha attirato l’attenzione del classe ’99, mentre la sua fonte di ispirazione è l’universale Honorio.

Il ragazzo

Riccardo fa dell’ autocritica una delle sue qualità principali anche se non ci nasconde come possa essere una lama a doppio taglio “ A volte è un punto di forza perché ti permette di riconoscere rapidamente dove devi migliorare, mentre a volte non ti concede nemmeno una piccola soddisfazione”. Insieme alla passione per il calcio, nella vita di Riccardo c’è spazio per altre due componenti fondamentali: la natura e gli animali. “ Pallone e animali, sono le due grandi passioni di tutta una vita, non riesco a immaginarmi senza una delle due”. La grande sensibilità ambientale unita alla passione di immortalare le meraviglie del nostro pianeta portano il classe ’99 a sognare di diventare, un giorno, documentarista. Riccardo La Torre è cresciuto con il pallone in mezzo ai piedi ma con gli occhi sognanti rivolti ai documentari di National Geographic.

La squadra

Alla sua seconda stagione al Trastevere, Riccardo non si nasconde e afferma che l’obiettivo è quello di accorciare il più possibile la distanza dalla zone play-off, virtualmente a solo una lunghezza, e auspicabilmente mettere la freccia a sinistra ed eseguire il sorpasso. “ Non possiamo permetterci di buttare una stagione in cui siamo stati veramente bravi e dove abbiamo dimostrato di saper mantenere questa categoria e di meritarci anche qualcosa in più”. Sabato sera, contro lo Spinaceto, nella scacchiera di mister Pascoli ci sarà ancora La Torre, pronto a difendere il Re ma soprattutto la porta del Trastevere.