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Ucraina VS Italia

by Mario Laiosa

Sono Ucraina e Italia ad aprire il gruppo E del Mundialido 2023. Al Fiorentini si affrontano le due squadre che sono indicate come le favorite per il passaggio agli ottavi di finale, in un girone che comprende anche Perù e Etiopia, considerata da tutti la vittima sacrificale.

PRIMO TEMPO - Il primo tempo è un monologo ucraino. Al 20' Makarenko stacca di testa e indirizza all'angolino, Ciaralli vola e mette fuori. Il portiere azzurro si ripete poco dopo ancora su Makarenko, su un'azione che sembra l'esatta riproposizione della precedente. L'Italia pasticcia dietro e lascia spazi interessanti all'Ucraina che prova ad approfittarne con Tsap che calcia da due passi ma trova l'opposizione di Ciaralli in uscita bassa. L'azione prosegue e Andrusiak viene pescato tutto solo nel cuore dell'area, ancora una volta è Ciaralli a blindare la porta italiana con un intervento prodigioso, ripetuto sul finale di tempo quando in tuffo devia in angolo il tiro ravvicinato dello stesso Andrusiak. L'Italia costruisce una sola azione, con Palomba che prova a scavalcare Kormosh con un pallonetto ma viene stoppato dall'estremo difensore avversario.

SECONDO TEMPO - La ripresa è molto più equilibrata. Anzi, è l'Italia a farsi preferire in avvio di tempo. Nardini conclude dall'interno dell'area di rigore ma trova sulla sua strada Hubko, subentrato a Kormosh. L'Ucraina risponde con l'imbucata per Kalynych che prova a dribblare Ciaralli e si scontra con il portiere italiano. L'arbitro concede un calcio di rigore abbastanza dubbio che Andrusiak trasforma. Gli azzurri non si demoralizzano e anche grazie ai nuovi innesti acquistano nuova linfa. Loconte mette dentro per Nardini, deviazione di tacco e palla fuori. Al 33' arriva il pari. Angolo per l'Italia, palla respinta dalla difesa ucraina che arriva a Nardini, che appostato al limite dell'area fa partire un gran destro incrociato su cui Hubko non può nulla.

Ucraina e Italia si dividono dunque la posta in palio. I ragazzi di mister Hubko hanno parecchio da recriminare per le tante occasioni sciupate. Il merito va però a Ciaralli, una vera e propria saracinesca che ha tenuto a galla gli azzurri permettendogli poi di riagguantare la sfida.

 

ARTICOLO DI MARIO LAIOSA