Brasile-Serbia
- by Dario Leo
E dulcis in fundo, a chiudere la prima giornata dei gironi mondiali, arriva la favorita delle favorite secondo le quote dei bookmakers, il Brasile di Tite. Ad opporsi la Serbia, che probabilmente mai prima della disgregazione della Jugoslavia aveva portato una squadra di questo livello ai mondiali, in quella che per contenuti tecnici è senza dubbio la miglior partita della prima tornata di questa manifestazione.
Tita non ha paura e schiera tutto il potenziale offensivo possibile davanti al pacchetto difensivo, con Neymar Paqueta e Rafinha ad agire sulla mediana. Nella Serbia la sorpresa, ma non più di tanto scorgendo il pregresso, è Mitrovic preferito a Vlahovic. Nella prima frazione il Brasile sembra quasi scherzare con i giocatori serbi, che non arrivano mai neanche vicino alla porta di Alisson, ma davanti a volte indugiano con funanbolismi e tocchi di classe.
Nella ripresa il Brasile decide di vincerla, ed allora verso la porta difesa dal granata Milinkovic-Savic iniziano a piovere conclusione da goni parte. Di gol ne arriveranno due, tutti e due firmati da Richarlison, fino a quel momento il peggiore tra i verdeoro. Sul primo è rapace a ribadire in rete una respinta corta del portiere serbo, mentre il secondo gol, realizzato con una sforbiciata acrobatica, si candida già a miglior gol della manifestazione.
Vittoria anche più netta di quanto dica il 2-0 finale quella del Brasile, che conferma quanto già sentenziato dai bookmakers circa la nazionale favorita ad alzare il trofeo. Delusione invece per la Serbia, spenta e a più riprese surclassata dagli avversari; potrebbe aver pesato la grande attenzione riservata su questa squadra sia in patria che tra gli osservatori internazionali.
Dario Leo