Qatar-Ecuador
- by Dario Leo
Si apre il sipario sulla ventiduesima edizione dei campionati mondiali di calcio maschili, un’edizione storica perché la prima a disputarsi nella stagione invernale dell’emisfero boreale, la prima a disputarsi con i principali campionati nazionali in corso e la prima a disputarsi in medio oriente. Aprono, come consuetudine, i padroni di casa del Qatar che ospitano l’Ecuador, la cui partecipazione ha rischiato di essere messa in dubbio per la questione inerente a Bryan Castillo.
Nella splendida cornice dello stadio Al Bayt arbitra Daniele Orsato, uno sprazzo di Italia in una manifestazione orfana della nazionale campione d’Europa in carica. E subito Orsato è protagonista dopo pochi minuti con l’annullamento, dopo lungo consulto Var, del gol del vantaggio sudamericano di Valencia. Si rifarà presto l’esperto attaccante del Fenerbache, che prima porta in vantaggio i suoi dal dischetto, e poco dopo raddoppia con un potentissimo colpo di testa. Il Qatar, nonostante il lungo ritiro imposto dalla federazione prima della manifestazione, è come bloccato e nel primo tempo non riesce a rendersi mai particolarmente pericoloso.
Nella ripresa l’Ecuador si limita a gestire il vantaggio, e, forse vinta la grande emozione iniziale, i calciatori qatarioti iniziano a intessere trame di gioco più qualitative e precise. Non arriva il primo storico gol della nazionale del golfo nella fase finale del campionato del mondo. La partita scivola via e si conclude con il risultato della prima frazione di gioco.
Amaro esordio per il Qatar, che alle tante prime volte di questa mondiale aggiunge anche il fatto di essere la prima squadra ospitante a perdere la gara d’esordio. Bella vittoria invece per l’Ecuador, che dovrà vedersela con Senegal e Olanda per regalarsi quella che potrebbe essere una storica qualificazione agli ottavi di finale.
Dario Leo