Tivoli-Atletico Uri
- by Dario Leo
All’Olindo Galli c’è il sole e fa caldo in questo ottobre che di essere autunnale non vuole proprio saperne. Sarà per il tempo, per il prestigioso palcoscenico della serie D, o molto semplicemente per il filo che lega da sempre la Tivoli alla sua gente, ma le tribune dell’impianto tiburtino sono di nuovo piene per l’ottava giornata. Avversario la matricola Atletico Uri, piccolo paese in provincia di Sassari che nel giro di pochi anni è passata da bivaccare nelle categorie ad affacciarsi alle soglie del professionismo. Sei i punti maturati fin qui dagli ospiti di giornata, nove quelli della Tivoli reduce da due pareggi, l’ultimo colto proprio in terra sarda ad Arzachena, con la beffa arrivata in pieno recupero.
Mister Colantoni cambia leggermente l’assetto offensivo e davanti a Pellegrini, libero di svariare tra attacco e centrocampo, piazza due prime punte. Il vantaggio però arriva grazie ad un esterno, D’Urbano, bravo ad infilarsi su un lungo traversone di Capodaglio. Dopo una manciata di minuti dal gol lo stesso D’Urbano è costretto ad abbandonare il terreno di gioco per infortunio. Nella prima frazione l’Atletico Uri è piuttosto timida, sembra subire passivamente l’elaborato possesso palla dei padroni di casa e crea l’unico pericolo su un’uscita ben oltre l’aria di rigore del portiere Trovato. La Tivoli invece sembra controllare in scioltezza e con Vagnoni, il sostituto dell’infortunato D’Urbano, va a centimetri dal raddoppio con un’azione dalla dinamica molto simile a quella del gol iniziale.
Nella ripresa rientra in campo una formazione ospite diversa. I sardi iniziano a rispondere colpo su colpo, ad intensificare la qualità e l’intensità del gioco e ad affacciarsi sempre più pericolosamente dalle parti di Trovato. Il gol arriva poco dopo ma è ancora di marca tiburtina e lo realizza Alan Mastropietro che riceve e insacca un traversone basso di De Fato. L’Atletico Uri però questa volta non subisce il colpo come nella prima frazione di gioco, e riposizionata la palla al centro ricomincia subito ad occupare stabilmente la metà campo avversaria. Il premio arriva poco dopo; Loru conclude di prima intenzione su sponda e da oltre venti metri infila il pallone all’incrocio. Quando mancano pochi minuti al novantesimo l’Atletico Uri batte un calcio d’angolo fuori area invece che andare al centro dell’area. Pronto a raccoglierlo c’è Piga che controlla e scaraventa alle spalle di Trovato facendo esplodere squadra e tifosi sardi al seguito. L’assedio finale della Tivoli porterebbe anche al gol del 3-2 ma secondo l’assistente Mastropietro è in fuorigioco sul tap-in vincente.
Finisce 2-2, terzo pari consecutivo per la Tivoli, e pubblico tiburtino molto polemico con la terna arbitrale per l’episodio in pieno recupero. Ai nostri microfoni mister Colantoni si è dichiarato molto amareggiato nel vedere i suoi ragazzi abbattuti negli spogliatoi, ma è anche soddisfatto di come gli stessi si stiano allenando con apllicazione e intensità, spesso raccogliendo meno di quanto meritino. Complimenti vanno fatti anche all’Atletico Uri, che probabilmente ha scontato nel primo tempo la situazione nuova di trovarsi in stadi molto caldi e di dover effettuare trasferte in continente, ma nel secondo tempo ha dimostrato di essere squadra con qualità e grande spirito, caratteristiche fondamentali per la corsa alla salvezza.
Dario Leo