Intervista a Tommaso Colletta
- by Dario Leo
"I derby non si giocano, i derby si vincono". Si conclude così la chiacchierata con Tommaso Colletta, laterale e punto fermo della Roma calcio a 5. E se pure il detto, pronunciato ormai quasi un decennio fa da Rudi Garcia alla vigilia del primo derby post 26 Maggio (inutile spiegare quale) , è ormai piuttosto inflazionato, spiega al meglio quello che sabato pomeriggio accadrà al Pala Olgiata. Perché anche se non sei all'Olimpico davanti a settantamila persone, quando quei due nomi si incrociano, separati da un "vs" non è, e non potrà mai essere, una partita come le altre.
Roma contro Lazio. Lupi contro aquile. E poco importa se la classifica dice che la posta in palio è più che altro la supremazia cittadina. Vi pare poco.
Tommaso è onesto ai nostri microfoni, e ci dice che proprio in virtù di una classifica poco lusinghiera, conquistare il Derby assume un'importanza ancora maggiore. E magari può essere quel clic, quella molla per scrivere un finale di stagione diverso.
La Roma ha un roster giovane, e la maggior esperienza e attitudine a queste sfide è l'unica cosa che Tommaso "ruberebbe" alla Lazio.
Si giocherà al Pala Olgiata, notizia fresca. E con Tommaso non possiamo non affrontare il tema delicato della carenza di strutture nella città di Roma. Un continuo peregrinare, che quest'anno accomuna entrambe le società capitoline, che certo non favorisce lo sviluppo di un rendimento interno costante. Ma per le polemiche ci sarà tempo dopo.
Il resto della chiacchierata sfila tra le emozioni di un giovane giocatore, che poco più che ventenne si trova a giocare sfide così dense di emozioni e che sogna la chiamata del CT Bellarte. E noi non possiamo che augurargli buona fortuna. Per noi l'augurio è di divertirci sabato pomeriggio, ma vi sono pochi dubbi a riguardo, perché quando si sfidano quelle squadre li, su un prato o su un parquet, non sarà mai una partita come altre.Dario Leo