Loading color scheme

Il difensore Luiss, Attia: "Consapevoli del nostro potenziale"

by Agostino D'Angelo

Leo Attia, l’importanza di un gruppo coeso e di un allenatore storico come Stendardo, in una stagione da incorniciare

L’esperienza Lazio e l’approdo nel mondo Luiss
Sette stagioni con la casacca biancoceleste, quattro tra le fila della Luiss. È il curriculum di Leo Attia, classe 2001, che vanta oggi una carriera calcistico-universitaria. Nonostante l’età, il difensore della compagine guidata da mister Guglielmo Stendardo ha tanto da raccontare, a partire dai suoi primissimi passi con la Lazio: “Il trascorso biancoceleste è stato fondamentale per la mia crescita professionale e personale. Sono sette anni che ricordo con grande piacere”. Tuttavia, con il traguardo degli Allievi Nazionali e l’ambizione di intraprendere un percorso universitario, la strada inizia a farsi più complicata – come ci spiega Leo Attia – a partire dall’organizzazione per le trasferte in tutta Italia. L’inizio con la Luiss, prematuro, ha avvio prima dello step triennale, ma i compagni di squadra, esperti del modello interno societario, non hanno fatto mancare il proprio supporto.

L’importanza di avere un gruppo coeso
Fin dall’inizio, l’elemento chiave del gruppo Luiss è stata la condivisione; in primis di quella stessa filosofia e mentalità di cui l'Ateneo è portavoce. Sono la professionalità e l’organizzazione i due pilastri imprescindibili da apprendere e interiorizzare: “La mia fortuna è stata quella di riuscire a capire come gestire i diversi momenti della settimana, sin dall’esperienza con la Lazio. Saper affrontare le trasferte lunghe è un vantaggio. Il nostro modello dovrebbe essere perseguito da tutte le università, sull'onda dell’impostazione americana. Penso subito al draft in NBA, come concetto sviluppato. Non solo nel calcio, ma anche nelle scelte professionali e di studio”. Ancora una volta si sottolinea l’elemento cruciale del modello Luiss, determinante nel formare i ragazzi alle difficoltà che porta il percorso e la fatica nel realizzarsi. Tutto questo diventa più semplice grazie alla compattezza dei diversi elementi che compongono l’Ateneo. Dal dirigente della compagine calcistica, al docente universitario, sino allo studente che si completa attraverso lo sport collettivo. 

L’analisi della stagione: mister Stendardo
La Luiss gongola nella parte alta della classifica, con un Anzio non certamente disposto a mollare la seconda posizione. La sensazione è che si possa assistere a un finale combattuto e avvincente fino all’ultimo minuto. Tuttavia, sponda Luiss, nel turno infrasettimanale è arrivata la sconfitta a sorpresa al Don Orione contro un Atletico Lodigiani in uno stato di forma ottimale e in lotta per la salvezza. Domenica scorsa, il rinvio del match contro lo Sporting Ariccia. Il 10 aprile farà visita l’Indomita Pomezia, avversario ostico: “Non abbiamo ancora raggiunto l’obiettivo dei playoff e domenica prossima ci attende una gara difficile perché l’Indomita ha dimostrato di poter rappresentare uno scoglio importante. Sono quarti e ci daranno filo da torcere”. Il punto di riferimento, certamente, è mister Guglielmo Stendardo, ex giocatore della Lazio: “Il mio rapporto con il mister è eccezionale, ci ha fatto comprendere le nostre potenzialità. Ci trasmette tutta la sua esperienza e questo è fondamentale per noi”. 

Segui la nostra pagina Facebook (clicca qui per accedere), ascolta tutte le interviste di Cronista Sportivo su Spotify e non perdere tutti gli highlights della gara su Live Recap. Vuoi partecipare a Cronista Sportivo e diventare un giornalista? Iscriviti ai nostri corsi, manda la candidatura a info@fanner.it