Al Pala Rosselli va in scena una gara scoppiettante e piena di gol, tra United Aprilia (ancora alla ricerca dei primi punti stagionali in campionato) e Leoni Acerra (che in due partite hanno colto una vittoria e una sconfitta).

Gara gradevole e divertente sin dai primi minuti. Iniziano meglio gli ospiti, che dominano il gioco ma lasciano spazi pericolosi in difesa. Tant’è che la partita la sblocca lo United Aprilia grazie ad una azione di contropiede conclusa dalla rete di Barontini. Paradossalmente gli ospiti continuano ad attaccare con grande insistenza, ma ogni azione di ripartenza dell’Aprilia si trasforma in oro, e addirittura il parziale si fa pesantissimo: 4-0 per i padroni di casa. Prima delle fine del primo tempo però c’è spazio per il gol più che meritato della squadra campana, la firma è quella del capitano Spasiano. Se non fosse che l’Aprilia ristabilisce subito le distanze, prima del secondo gol di Spasiano questa volta dal dischetto che pone il punteggio parziale del primo tempo sul 5-2.

Il secondo tempo è una girandola infinita di gol, un saliscendi di emozioni con la partita che rimane sempre aperta e in equilibrio. L’Aprilia però mantiene il vantaggio per tutta la partita, l’Acerra arriverà al massimo ad una rete di distanza (sul punteggio di 6-5). Alla fine dei quaranta minuti complessivi il risultato è di 11-8 per i padroni di casa. Le triplette di Petrone e Saccaro (che firma anche il gol più bello del match), le doppiette per Barontini e Miserna, e il gol finale di Gori regalano la prima gioia della stagione all’Aprilia. La discriminante è stata certamente quella della freddezza che ha caratterizzato i padroni di casa, che con molte meno occasioni (ma sfruttate al massimo), portano a casa i 3 punti.

Pari punti in classifica dopo tre partite per le due squadre, che vivono certamente emozioni differenti al termine della partita. Fiducia ritrovata per l’Aprilia che mette in mostra un pragmatismo inaspettato; tanti rimpianti invece per i Leoni che tornano a casa con 8 gol e 0 punti. Sicuramente va fatto un mea culpa per la gestione della fase difensiva, e per il poco cinismo sotto porta.