- by Andrea Donolato
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in Spazio Club
Il Direttore Tecnico della Mirafin racconta le varie tappe del suo viaggio in rossoblù, dai panni di giocatore a quelli di dirigente.
Direttore, giocatore e preparatore
“È il primo anno da direttore tecnico, sono dentro al mondo Mirafin sin dall’inizio, circa da ventidue anni"; si presenta così Andrea Giambelluca, oggi parte dello staff dell’universo rossoblu. Giambelluca ci racconta le tappe della sua carriera: “Ho iniziato da calciatore, poi ho fatto l’allenatore, il preparatore atletico e infine il direttore tecnico. Oggi ho altre responsabilità, ma sono legato sempre al campo, faccio da collante tra prima squadra e mondo esterno”. Ricordando il passato, il DT guarda la crescita del club negli anni: “Era una società alle prime armi, l’ho vista crescere fino alla promozione in serie A2. Il presidente Mirra ha creato un progetto ambizioso e duraturo nonostante le difficoltà”.
In equilibrio
“Gli aspetti più difficili da affrontare sono strettamente legati alle soddisfazioni. Tutte e due vanno di pari passo, una scatena l’altra. Essere un punto di riferimento è la gratificazione maggiore”. Giambelluca analizza così il suo ruolo, sempre in equilibrio tra le difficoltà e le gioie di una società seria: “Per la società sono essenziali i rapporti umani, tifosi e giocatori sono i punti cardine sia nella vittoria che nella sconfitta”.
Il nuovo campionato
La Mirafin vive un’altra sfida dopo la retrocessione dello scorso anno. Il nuovo campionato sta dando filo da torcere, ma il nostro ospite offre la sua visione chiara: “L’anno scorso ho avuto problemi personali e ho seguito la Mirafin un po’ più da lontano. La differenza di categoria è marginale, l’atteggiamento non deve cambiare. La voglia del pubblico di spingerci e la disponibilità dei giocatori è la base”. Il momento non è dei migliori, come testimoniato dal DT: “Fino alla partita contro il Cioli Ariccia abbiamo sempre dato tutto, creiamo tanto e siamo propositivi. L’ultimo match contro L’Atletico Grande Impero è stato l’emblema di ciò che non dobbiamo essere e ne siamo consci. É un campionato molto equilibrato, il nostro obiettivo è arrivare tra le prime tre”.
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