Un totale di 9 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte, con il miglior attacco e la seconda miglior difesa: i risultati del Vicovaro di Lillo

Vicovaro, passato e presente: il bilancio di Gianluca Lillo
Il Vicovaro rinasce dopo l'arrivo del presidente Maugliani, che l’ha afferrata e portata a un livello più elevato. Era una società che inizialmente faceva la prima categoria, ma che poi ha conquistato la Coppa Italia fino ad arrivare in Promozione. Sento di riconoscere a lui questo merito

Dal primo incontro con il progetto a oggi, quali skills rendono un allenatore un buon allenatore?
Già quattro anni fa ero a Vicovaro: era la mia prima esperienza all’interno di una società di Promozione e le cose non sono andate come dovevano andare. Abbiamo dovuto dividerci. Poi il ritorno: due anni fa mi ha richiamato il presidente, offrendomi agli orizzonti una piazza che mi ha sempre stimolato. Sono ripartito da qui per l'insieme: un pubblico meraviglioso, una società familiare che ti lascia lavorare a nuovi progetti. In una società come Vicovaro, l’allenatore non può fare solo l’allenatore: mi hanno assegnato incarichi di cui vado fiero, come la condivisione di tutto quel che è società.

Una società strutturata, competitiva e protagonista della Promozione, ve lo sareste aspettati all'inizio del percorso?
Quello che siamo è merito della società, che da quattro anni si mantiene ormai ai vertici. È vero, non è stato portato a casa il Campionato, ma ci si trova sempre lì, tra le prime cinque posizioni. Quest’anno poi abbiamo seguito una politica diversa, proiettata all'Eccellenza in un arco temporale di 2-3 anni. Investiremo per questo, ma la mia passione resta far sognare i ragazzi, creare entusiasmo nello spogliatoio e continuare a fare grandi cose.

Vicovaro è un cocktail di giovani ed esperienze. Quanto vale coniugare la figura del leader con il resto della squadra? 
Penso che in un campionato di Promozione, per avere una gestione ottimale, faccia la differenza avere 8-9 grandi di livello e contornarli con degli under funzionali. È normale, adesso si è riaperto il mercato e abbiamo accolto giocatori come Cecchini e Figlioli, in quello che è un mix bilanciato: i veterani stanno guidando gli under, ma restano partite in cui sono gli under a forgiare i veterani.

Il momento più importante e soddisfacente della stagione in corso
Un po’ banale, ma sicuramente la vittoria di domenica scorsa contro il Rocca Priora. Non perchè siano primi in classifica, ma perché è la squadra che gioca il miglior calcio del campionato,  il miglior attacco e la seconda miglior difesa. Eppure domenica abbiamo impiegato qualità e quantità, tanto che quell'1-0 del secondo tempo ci stava piuttosto stretto.

 Pro e contro: cosa vi distingue e cosa manca per un altro, ennesimo upgrade?
Il Vicovaro può migliorare lavorando sulla continuità: la prestazione deve esserci ogni domenica. Abbiamo avuto qualche intralcio durante il percorso, perché questa è una categoria che soffri, in assenza di una rosa completa. Siamo stati fortunati a rimanere insieme, uniti. Ora abbiamo un sogno ed è un sogno che costa tanto lavoro. 

Migliore attacco del campionato con 34 gol realizzati e seconda miglior difesa con soli 16 gol subiti nelle prime 16 uscite:
Io amo attaccare, ma per attaccare bisogna saper difendere e di solito, quando una squadra fa tanti gol, di conseguenza ne subisce altrettanti. È evidente allora che essere il miglior attacco e la seconda miglior difesa ci riconosce un lavoro e un equilibrio determinanti.

Prossimo appuntamento è il match in programma contro il Bi.Ti al Domenico Fiore di Marino:
Incontriamo in questo momento una tra le squadre più in forma, reduce da nove risultati utili e supportata dalla presenza di giocatori di categoria superiore. Ora però vogliamo andare a Marino per vincere. Faremo anche lì una grande partita. Ci mancherà Figlioli per squalifica, ma tutti gli altri saranno in campo.

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