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by Dario Leo

Tommaso Colletta, laterale e punto fermo della Roma C5, racconta il clima derby prima della vittoria al Pala Olgiata

"I derby non si giocano, i derby si vincono", questo il succo e la chiusura delle ultime dichiarazioni di Tommaso Colletta, laterale e punto fermo della Roma Calcio a 5, oltre che nostro ospite ai microfoni di Cronista Sportivo (Clicca qui per ascoltare). E che si tratti pure di un detto ormai inflazionato, a noi noto dalle parole di Rudi Garcia alla vigilia del primo derby post 26 Maggio, fuori dubbio è che spieghi al meglio quello che sabato pomeriggio è accaduto al Pala Olgiata. Un match, alla fine portato a casa proprio dalla Roma, al quale le due squadre arrivavano sulla scia dello stesso mantra di sempre: quando quei due nomi si incrociano, separati da un "VS", che sia all'Olimpico davanti a settantamila spettatori oppure no, non è mai una partita come le altre.


Roma contro Lazio, al di là della classifica. Non avrebbe potuto essere diversamente e Tommaso Colletta lo conferma: "Soprattutto davanti a una classifica poco lusinghiera, conquistare il derby assume un'importanza maggiore. E magari può essere quel click, quella molla per scrivere un finale di stagione diverso. L'atteggiamento giusto per proseguire con vigore". La Roma C5 ha un roster giovane e la maggior esperienza e attitudine a queste sfide è l'unica cosa che Tommaso "ruberebbe" alla Lazio, ma non la sola a fare la differenza in campo. Infatti, dopo il 2-2 del primo parziale, con Biscossi che marca in biancazzurro il campo del Pala Olgiata al primo minuto, raddoppiando poco dopo, i giallorossi hanno agguantato la gara e stravolto il risultato. Bastano sette minuti a Dos Santos e Arcos Popayan per trovare le due reti del pareggio, le stesse che inibiscono la Lazio al ritorno in campo e danno il via ai padroni di casa. A un secondo gol di Popayan, si aggiungono, entrambi al 19esimo della seconda frazione di gioco, le reti di Da Silva e Zapella: così, i tre punti entrano in magazzino insieme alla soddisfazione di una partita che scuote il cuore, prima che le gambe. L'ennesima emozione per un giovane giocatore, com'è Colletta, che intanto, con poco più di vent'anni, sogna nuove sfide: tra tutte, la chiamata del CT Bellarte

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