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by DanieleTragnone

Dopo due annate difficili costellate da infortuni e rapporti non idilliaci con gli allenatori, Igor Giurato sta rinascendo sotto il Castello grazie alla "cura" di Del Canuto.

Una scelta stimolante
Erano un paio d'anni che Igor Giurato non solcava il campo con tale continuità. Sia ad Aranova che alla FAVL aveva patito problemi al collaterale che lo avevano tenuto fuori dal rettangolo verde per molti mesi. Soriano dunque è stata una scelta ragionata: scendere di categoria, cambiare ambiente e sperare in un nuovo inizio. Igor non ha esitato ad accettare: "La corte della Sorianese andava avanti da un po'... Mister Del Canuto già mi conosceva, mi è piaciuto il progetto che mi hanno esposto e ho deciso di affrontarlo insieme a questi ragazzi che poi sono quasi tutti amici". Dopo un fisiologico periodo di ambientamento Giurato si è immerso nel mondo rossoblù: "Nelle prime uscite dovevamo ancora trovare la giusta quadra. Per fortuna sono andate bene e da quando mi sono sbloccato contro il Parioli (una tripletta ndr) sono molto più tranquillo". Oggi il Nostro può dire: "Si, ho fatto la scelta giusta".



Un inizio a marce alte
Le cinque vittorie consecutive avevano fatto sognare una prima piccola fuga, impedita dalla sconfitta contro la Pol. Ostiense maturata in un beffardo finale. É comunque un inizio fuori dall'ordinario con la Sorianese prima di una lunghezza sul Santa Marinella e rimasta saldamente al comando - anche grazie al pareggio tra Fregene Maccarese e Cerveteri - nonostante il turno di riposo. E il giudizio di Giurato viene da se: "Il bilancio è oggettivamente positivo, peccato per la sconfitta di domenica scorsa ma il calcio è così, abbiamo vinto partite sporche e perso una dominata". In Coppa invece, dopo il netto successo con la Viterbese, il pareggio contro il Poggio Mirteto ha lasciato dell'amaro in bocca. Il turno di riposo arriva dunque al momento giusto: "Dopo questa pausa ci sarà un tour de force importante tra campionato e coppa, riposare adesso è molto utile".

Dieci anni nel calcio
A Igor non è riuscito il grande salto che portava al professionismo: "Non so se per colpa mia o per scelte di qualcun altro, certo mi sarebbe piaciuto, vedrò di farci arrivare mio figlio!". Di contro è stato un uomo da record nei dilettanti e il suo obiettivo è raggiungerne altri: "Quell'anno con la Monti Cimini fu incredibile (41 gol con Del Canuto in panchina ndr), segnavo ogni domenica. Adesso voglio riprovarci, ce la metterò tutta, sono nel pieno della mia carriera e mi sento nel posto giusto". Gli uomini dietro le quinte della Sorianese, dal Presidente ai Direttori, sperano vivamente possa riuscirci, avendo cercato in Giurato il finalizzatore che mancava ad una squadra attrezzata per stare al vertice: "La considerazione che hanno di me è uno dei fattori che mi ha spinto a venire a Soriano, mi hanno fatto sentire importante, voluto. Io più che sperare di essere decisivo, ci credo".

Daniele Tragnone

 

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