Andrea Oriolesi, difensore classe 2003 della Sorianese, è salito alla ribalta dopo una stagione di apprendistato. Oggi è titolare inamovibile nella scuderia di Del Canuto.

Il pallone a Viterbo

La svolta della giovane carriera di Andrea Oriolesi è una questione prettamente di cuore: “Entrare nelle giovanili della Viterbese, la squadra che vado a sostenere fin da bambino, è stato come sognare ad occhi aperti”. Un salto di qualità, sotto tutti i punti di vista, rispetto alla polverosa provincia: “Il passaggio dalla Virtus Pilastro al capoluogo mi ha fatto cambiare mentalità e metodo di lavoro, oltre a migliorarmi sotto il punto di vista tecnico”. Un settore giovanile all’avanguardia su cui ricadono, in positivo, le vittorie della prima squadra: “Nel 2019, quando hanno vinto la Coppa Italia Serie C contro il Monza (ai tempi già di Berlusconi, n.d.r.), c’era una bell’aria in città. È stata una spinta per tutto il nostro movimento, abbiamo fatto qualcosa di grande”.

Maledetta pandemia

La stagione 2020-21 del calcio dilettantistico italiano, quella dei tamponi e dei controlli, delle gare annullate e dei ricorsi, è anche la prima di Oriolesi tra i grandi, nel Ronciglione: “La prima partita l’abbiamo giocata, alla seconda ecco il focolaio nei nostri avversari: un copione simile per tutta la stagione fino all’annullamento del campionato”. Pochi allenamenti bastano, però, a convincere mister Del Canuto a portarlo a Soriano, 10 mesi più tardi.

L’affermazione a Soriano

La prima stagione completa del nostro intervistato finalmente inizia: “A primo impatto mi sono ricreduto: non pensavo che la Promozione fosse così impegnativa e piena di giocatori tecnici”. Insieme nel quale rientra: “Sono un centrale atipico, poco fisico e con buoni piedi: Del Canuto mi ha conosciuto come mediano, ma ha deciso di rimettermi in difesa”. Dopo un ripasso del repertorio del centrale (diretto da Bellacima), è uscita fuori una personalità debordante unita ad una invidiabile solidità di reparto: l’equazione permette ad Oriolesi di essere sempre un nome fisso sulla distinta dei rossoblù.

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