- by Andrea Donolato
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in L’intervista
L’esterno offensivo Fabio Bisozzi, ormai da 6 anni nella formazione di Codoni, rivive le tappe della metamorfosi della Nuova Pescia Romana.
Dalla Seconda Categoria alla Promozione
“Sono alla Nuova Pescia Romana ormai da sei anni, sono partito quando la squadra militava in Seconda Categoria ed oggi ci ritroviamo in Promozione. Ho visto crescere questa società, siamo un gruppo di persone con tanta passione. Abbiamo avuto difficoltà ma ci siamo tolti altrettante soddisfazioni”. Fabio Bisozzi, veterano della Nuova Pescia Romana, ne ha viste tante. Dopo la promozione in Prima Categoria e il cambio di gestione con Trabucco e Codoni il rapporto tra l’attaccante e la società si è consolidato. L’esterno d’attacco ha vissuto una metamorfosi in questi anni: “Nell’ anno della pandemia c’erano anche gli estremi per salire in Eccellenza, abbiamo fatto qualcosa di straordinario”.
In campo e in gruppo
“Da quando sono alla Nuova Pescia Romana ho sempre giocato esterno d’attacco nel 4-3-3”. Il rapporto in campo con i vari contendenti è sano, la competizione è necessaria per rendere al meglio: “Nel mio stesso ruolo c’è Giambi, che sta facendo molto bene; quindi, devo dare il massimo per me stesso e per la squadra. Il rapporto con i miei compagni è sincero, siamo legati”. Su questo Bisozzi si racconta un po’ di più, sottolineando il rapporto: “Con il gruppo di Civitavecchia andiamo alle partite e agli allenamenti insieme, abbiamo un’ottima intesa, senza togliere nulla agli altri”.
Prestazioni, punti e salvezza
“Siamo partiti con l’obiettivo della salvezza, un filotto di risultati utili ci ha dato entusiasmo, forse troppo. Sapevamo che il campionato è lungo, una mini-eccellenza. A gennaio le altre rose si sono mosse sul mercato e non sarà facile con una classifica così corta”.
Il pareggio contro il Fregene nell’ultima di campionato ha dato un punto che non ha scombussolato la classifica: “Abbiamo giocato meglio noi, se c’era una squadra che doveva vincere era la nostra. Alla fine, abbiamo rischiato però la prestazione c’è stata”.
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