- by Omar El Deoshy
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in L’intervista
Con Massimo Petrosino, uno dei protagonisti della Dinamo Roma, riaffacciamoci al mondo della Prima Categoria.
Differenze percettibili
“Le differenze tra i campionati di Promozione ed Eccellenza sono dovute anche a problemi dati dai soldi.” Uno dei fattori preponderanti che differenzia le diverse categorie è quello economico, non si può pensare che le disponibilità all’interno delle squadre siano tutte uguali. In questo contesto, una delle caratteristiche della Prima Categoria è quella di dare importanza ai giovani, pronti a farsi le ossa e agevolati da un senso di unione dello spogliatoio che è più facile creare in categorie minori, anche tra giocatori di età differenti: “I giovani sono in coesione con i più esperti all’interno dello spogliatoio”.
Dentro al campo
Le componenti tattica e di gioco possono avere chiaramente la sua influenza, ma per Petrosino la variabile più importante è tenere ottimale la condizione fisica: “La tattica ha una sua importanza, ma viene imposta solo nelle serie maggiori. Nella nostra categoria la parte fisica è più importante”. Se c’è passione, c’è volontà. Questo è quello che emerge dal calcio dilettantistico, dotato di grande cuore. Proprio la passione, per Petrosino, fa sì che dopo un'intera giornata di lavoro ci si infilino gli scarpini e si scenda in campo per gli allenamenti. Talvolta il giorno libero della domenica coincide col momento più bello, quello della partita, ma prima c’è una certa preparazione: “In settimana facciamo tre allenamenti, divisi in parte fisica e tattica”. Il nostro intervistato ci spiega come la divisione vari in base alla migliore preparazione per la partita successiva.
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