Il portiere del Lido Anzio ci accompagna nella prima parte del girone E del campionato di Prima Categoria, partendo dalla sua esperienza nelle categorie dilettantistiche del calcio italiano.

La sosta per ripartire

Il Lido Anzio si affaccia alla sosta invernale nel momento più difficile della stagione: nelle ultime quattro partite, infatti, i ragazzi di mister Cesarini hanno racimolato un solo punto: “Dobbiamo cercare di fare gruppo durante questa sosta, bisogna lavorare bene per tornare a fare altrettanto sul campo”, dice Tagliaferri. L’unico pareggio di queste ultime partite è arrivato dopo una grande prestazione contro la capolista Torrino, che sembrava proiettare il Lido Anzio con i favori dei pronostici all’ultima sfida dell’anno contro il Campo di carne, eppure gli ospiti si sono imposti per 2-1: “Con il Torrino avevamo l’atteggiamento giusto, che è decisamente mancato con il Campo di carne. Penso sia stata quella la causa principale della sconfitta”.

La sua esperienza e l’adattamento al cambiamento

Classe 2000, Tagliaferri arriva al Lido Anzio dopo varie esperienze nelle categorie minori, con il punto più alto toccato assieme al Borgo Bainsizza in Promozione. Abbiamo parlato con il portiere gialloblu di quelle che secondo lui sono le differenze tra i diversi campionati in cui ha giocato: “Tra la Prima Categoria e la Promozione non ho percepito molta differenza, ci sono sempre squadre pronte a investire per la Promozione, ma l’anno scorso ho giocato in Terza Categoria e lì ci sono due o tre società che di solito sono più pronte rispetto alle altre”.
Il ruolo del portiere è uno di quelli che si è evoluto maggiormente di recente, un cambiamento che è avvenuto anche nel calcio dilettantistico: “Le squadre che provano a giocare dal basso ci sono. A livello personale sono migliorato tanto con i piedi negli anni”.

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