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by MassimilianoLergetporer

Gol segnati, infortuni e voglia di crescere: il primo giro di boa della stagione del Roma City secondo Andrea Cabella e Simone Raffini.

Due vittorie che lanciano la Roma City

È stato proprio Simone Raffini a regalare l’ultimo successo al Roma City, entrando nella storia del club: “Eravamo in un momento delicato ed aver contribuito a fare la storia di questo club è stato molto importante per me, per i miei compagni, per Andrea che ci ha dato tutto il suo supporto. È chiaro che è solamente l’inizio, siamo concentrati e focalizzati su quello che dobbiamo fare però ogni tanto prendersi delle soddisfazioni fa bene perché crea entusiasmo”.  Se da una parte Simone esprime tutta la sua felicità, dall’altra c’è un Andrea Cabella rammaricato per non aver contribuito ad aiutare la sua squadra a causa di un infortunio; nonostante questo ha seguito e gioito in tribuna per i propri compagni che hanno omaggiato la vittoria con una maglia celebrativa: “La dedica mi ha fatto emozionare, non me lo aspettavo. Sono sicuro del lavoro che facciamo in settimana e del valore della nostra rosa. Sono fiducioso e spero che queste due vittorie consecutive siano lo slancio per iniziare il girone di ritorno con altre aspettative”.

A San Benedetto la svolta

Come spiegato da Andrea Cabella il Roma City è una società nuova, costruita con ragazzi che non avevano mai giocato insieme, ma che ci hanno sempre messo il massimo impegno anche fuori dal campo per conoscersi meglio. Un gruppo che piano piano si sta formando e sta acquisendo sempre più fiducia, soprattutto dopo il pareggio ottenuto a San Benedetto come indicato da Andrea: “San Benedetto ci ha dato una scossa perché abbiamo tirato fuori una prestazione a livello caratteriale che non avevamo mai tirato fuori prima".

"Non mi voglio fermare"

Simone Raffini sta ripagando la fiducia mostrata dalla proprio società a suon di gol entrando a referto nelle ultime due vittorie: “Il mio contributo a questo gruppo, a questa società l’ho sempre voluto dare fin dall’inizio perché sono una persona generosa e voglio aiutare i miei compagni ad uscire da questi momenti. Facendo l’attaccante il mio compito è quello di fare gol e aver contribuito a dare una boccata d’aria un po' a tutti partendo dai magazzinieri fino al presidente è una cosa che mi fa piacere ma allo stesso tempo non mi fa fermare perché ci sono tante partite da giocare, tanti gol da fare, tanti modi per poter aiutare questa squadra”.

 

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