Mister Daniele Isidori e il Mundial: un connubio perfetto per crescere insieme e salire di categoria.

Esperienza da vendere

Dopo aver allenato per quattro anni il Real Testaccio mister Isidori approda sulla panchina del Mundial FC l’anno scorso, per un’unione di intenti che ha dato vita «ad un sodalizio che mi vede per il secondo anno consecutivo alla guida della prima squadra». L'arrivo di Isidori nel Mundial porta con sé il modello a cui il mister si ispira nel fare l'allenatore: “Quello che provo a trasmettere ai ragazzi è che in qualsiasi categoria il calcio si fa cercando di portare in campo le nostre idee di gioco e la personalità”. Questa è la filosofia di gioco portata avanti per creare un marchio di fabbrica riconoscibile in ogni partita.

Rapporto società-squadra

“Il rapporto con il gruppo dirigenziale è eccellente, sento la presidenza costantemente vicina”, così il nostro intervistato sul legame con la squadra, qualcosa che va oltre il semplice rapporto professionale: “Vivo con molta empatia il rapporto con i ragazzi e proprio per questo credo che nascano le basi per creare un gruppo forte, un unica entità tra squadra e staff tecnico”.

Un inizio di stagione "bugiardo"

Dopo le prime 4 giornate di campionato, il Mundial Football Club ha collezionato 1 vittoria e 3 pareggi. Proprio su questo aspetto il mister fa il punto della situazione esprimendo il suo rammarico: “I risultati non ci hanno dato ragione rispetto alla mole di gioco prodotta, rispetto alle occasioni da gol create e non concretizzate”. C'è comunque soddisfazione per il condottiero del Mundial, che si ritiene soddisfatto di tutto quello che è stato espresso dalla squadra nel corso delle partite.

Sulla prossima partita

“Sostanzialmente cambierà poco e niente, dico sempre ai ragazzi che dobbiamo scendere in campo con la stessa mentalità: fare noi la partita, comunque e dovunque avendo rispetto dell’avversario”. Con queste parole il mister suona la carica per la prossima partita contro il Castel S. Elia, definita come squadra da battere, mostrando fiducia nei suoi ragazzi e nelle loro potenzialità.

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