Lorenzo Serafini, protagonista di una lunga e variegata carriera, racconta le tappe del suo percorso nel calcio e l'approdo a Soriano.

Carriera itinerante

Quella rossoblù è soltanto l’ultima delle maglie indossate da Lorenzo Serafini. Il classe ‘91, fin da giovanissimo, ha raccolto numerose presenze e lasciato il segno in ogni squadra in cui ha giocato. Tante le soddisfazioni raccolte, dalle due vittorie della Coppa Italia di Promozione, con Montalto e Compagnia Portuale, ai 40 gol in due stagioni in Eccellenza con il Montefiascone: “Ho avuto la fortuna di giocare per società serie, spero di aver lasciato qualcosa sia dal punto di vista calcistico che umano”.

Ultima fermata: Sorianese

Viterbese, Grosseto, Bomarzo, Orvietana, San Venanzo (Umbria), queste alcune tappe della carriera di Lorenzo che arriva alla coorte di mister Del Canuto portando gol ed esperienza. A proposito dell’arrivo alla Sorianese, afferma: “Per la mia nuova avventura cercavo una squadra che rispecchiasse la serietà e l’organizzazione di quelle precedenti, e la Sorianese rispetta appieno tale profilo”. New entry sì, ma con il compito di essere già un punto di riferimento per i più giovani, a tal proposito dichiara: “Credo di essere stato preso per questo. Ci sono tanti ragazzi giovani, spero di poter portare la giusta mentalità che non è quella di dover vincere per forza, ma quella di dover sempre dare il massimo”.

Stagione in corso e prossimo incrocio

Conquistato il centro dell’attacco della formazione di Soriano con 4 gol tra campionato e coppa, Serafini fa un bilancio sull’inizio di stagione personale e della compagine rossoblu: “Potevamo fare di più in campionato, facciamo pochi gol e questo è un aspetto da migliorare al più presto. Siamo comunque tutte a distanza ravvicinata, sintomo che sarà un campionato lungo ed equilibrato”. Questa domenica la Sorianese farà visita al Tolfa, quarta in campionato, ma con solo un punto di vantaggio proprio sulla squadra rossoblu. Alla vigilia del match, Lorenzo elenca tre parole chiave sulla quale la squadra dovrà basare la propria prestazione:
”Coraggio, personalità e fame di vittoria. Dobbiamo andare lì con l’idea di poter fare un buon risultato”. 

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