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by Gaetano Vitale

Il nuovo allenatore dei rossoblu si racconta tra esperienze passate, idee di gioco, obiettivi futuri ed il presente con il suo nuovo club.

 

Il passaggio da calciatore ad allenatore

Cambiare ruolo può non essere semplice e lo sa bene mister Venturi, che spiega come siano mestieri assolutamente diversi quello del calciatore e quello dell’allenatore: “La prospettiva è completamente diversa. Da calciatore si mette l’io al primo posto, si ha più spensieratezza perché c’è chi ti dice cosa fare. Passando dall’altra parte invece si ha a che fare con un gruppo, bisogna costruire un’idea di calcio”. Impianti di gioco, idee dietro alle quali c’è sempre grande studio e aggiornamento quotidiano, elementi che secondo l’ex Aprilia, caratterizzano il mestiere dell’allenatore e permettono di fare questo lavoro anche a chi non ha mai giocato a calcio.

Possibilità e ambizioni future

Quando si arriva ad un determinato punto, come in questo caso un gradino sotto al professionismo, è naturale avere ambizioni e puntare a qualcosa di più, soprattutto con la competenza di mister Venturi. Per lui però questa non è una prerogativa: “Ho avuto la possibilità di salire di categoria, ho avuto chiamate dal professionismo, ma ho anche un altro lavoro e non posso lasciarlo, a maggior ragione in questo momento”. Lavoro e studio che quindi puntano a migliorare aspetti non solo calcistici, ma anche di comunicazione, insieme alla società, che posso andare a migliorare la persona e l’individuo non mettendo il calcio al primo posto.

L’ambientamento e il nuovo Pomezia

Quello di quest’estate non è stato il primo contatto tra il mister e la società del presidente Bizzaglia, come conferma lo stesso Venturi, questa volta c’è stata un’unione di intenti che ha portato all’ accordo per questa nuova esperienza: “La società ha sempre avuto interesse e stima verso il lavoro che ho svolto nelle altre società e questa considerazione mi ha portato a sceglierli”. Un ultimo parere sulla stagione corrente e sulla squadra: “Siamo partiti fortissimo e poi c’è stato un piccolo rallentamento, probabilmente nell’ultima partita dovevamo fare qualcosa in più. Non è una partita a cambiare l’identità di una squadra che ha comunque le caratteristiche che io voglio e sono sicuro che potrà onorare la categoria”.

 

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