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by Agostino D'Angelo

Il difensore del Grifone racconta la sua prima esperienza in rosso-blu

Alle porte della stagione 2021/2022, le aspettative per una promozione diretta in Eccellenza erano tantissime per il Grifone Calcio. La squadra di mister Andrea Zappavigna si presentava con un mix considerevole di giovani ed esperti. Su tutti, uno Stefano Tajarol in più, giunto direttamente dal campionato di Serie D. Tuttavia, al tramonto della competizione, in vista dell’ultima giornata contro il SPQV Velletri Calcio, il finale da raccontare è un altro. La squadra rosso-blu deve chiudere con una vittoria per posizionarsi quinta in classifica e giocarsi il playoff. C’è una leggera amarezza ma, allo stesso tempo, anche un pizzico di positività in vista della prossima stagione. E tra le note positive della stagione, spicca proprio Andrea Tiravia, difensore arrivato dall’Audace dopo diverse esperienze in Eccellenza.  

Dall’Eccellenza alla Promozione con il Grifone Calcio
Andrea Tiravia presenta un curriculum decisivo per una categoria come la Promozione dopo i trascorsi in Eccellenza con le casacche dell’Audace e Montespaccato. Accettare il trasferimento al Grifone ha rappresentato una sfida stimolante per il gruppo creatosi e uno staff di altissimo livello calcistico. L’unica parentesi negativa è rappresentata dal periodo in cui ha subito la rottura del crociato che l’ha costretto a rimanere lontano dal terreno di gioco, ma il carattere e la determinazione sono stati decisivi per ripartire più forte di prima. Il primo anno con il Grifone rappresenta tanto per Andrea Tiravia, che racconta: “La mia prima stagione con il Grifone è stata interessante perché ho conosciuto persone meravigliose, dal mister ai compagni. C’è rammarico però, considerando gli obiettivi iniziali. Purtroppo, le cose non sempre vanno come uno spera. Avevamo la squadra giusta per prenderci la categoria, ma devo dire che ci siamo tolti alcune soddisfazioni”. I fattori determinati da cui ricominciare sono due: il gruppo squadra e il mister Andrea Zappavigna. Entrambi, per Andrea Tiravia, sono stati decisivi per la sua crescita personale e professionale nella sua prima esperienza al Grifone Calcio. 

Il rapporto di squadra e i consigli di Zappavigna
La crescita di un giocatore passa attraverso diverse dinamiche, non solo lungo l’esperienza vincente del trionfo. In qualsiasi contesto e condizione bisogna saper raccogliere i frutti buoni per guardare oltre con positività. Andrea Tiravia spiega il rapporto di spogliatoio ed evidenzia il perché un gruppo come il Grifone avrebbe meritato di più sotto il punto di vista dei risultati: “I giocatori che formano la compagine rosso-blu certamente sono fuori da questa categoria. Su tutti, Stefano Tajarol. Lui ha un livello di qualità ed esperienza superiori. Penso anche a Zappalà, Mele, Borgia, Sola e Daniel Mancini la davanti. La qualità c'è ed è tanta. Inoltre, abbiamo giovani che hanno prospettive importanti come Stanzione. Il mix era quello giusto”. A completare il quadro, la figura più importante, colui che unisce i pezzi del puzzle con l’ordine giusto: il mister. Il difensore ex Audace evidenzia la sua figura: “Mister Zappavigna ha sempre dato il massimo per il gruppo, ci ha messo il cuore e tutta la passione per questo sport. Questo grazie alle sue conoscenze da match analyst. La sua meticolosità sotto l’aspetto tattico ha fatto la differenza. Credo che mi abbia trasmesso tanto come l’attaccamento al gruppo, la voglia di vincere e quella di dare sempre il massimo. Ci ha aiutato a migliorare tanto. Tuttavia, il difensore del Grifone fa presente anche di un aspetto forse determinante per il salto di categoria: l’esperienza vera rispetto alle altre pretendenti. Le altre squadre sicuramente si presentavano con nomi importanti e, certamente, alla fine dei giochi ha pesato non poco. Dunque, la base da cui ripartire è certamente la nozione principale del gioco trasmesso dal mister e da tutto lo staff e l’alchimia giusta di spogliatoio. 

Il finale con il SPQV Velletri e il bilancio sul nostro calcio
Domenica 29 maggio al Villa Dei Massimi il Grifone Calcio disputa l’ultima gara del campionato contro una compagine che non ha nulla da chiedere alla stagione. Di conseguenza, sarà una gara importante solo per chiudere al meglio l’anno calcistico. Al momento, la classifica recita Grifone 48 punti in coabitazione con il Santa Marinella. Sarà imprescindibile vincere per chiudere in quinta posizione o in quarta qualora il Duepigreco Roma non dovesse prendere il bottino pieno contro Pescatori Ostia. L’obiettivo primario, dunque, sarà la vittoria per salutare tutti i tifosi, presenti e costanti durante l’arco della stagione. Andrea Tiravia, inoltre, anche in virtù delle sue conoscenze calcistiche esprime la sua su un tema delicato che riguarda soprattutto il movimento calcistico italiano: la crescita dei giovani nei settori giovanili e in prima squadra. Il difensore esprime il suo pensiero: “Credo che uno dei modelli da seguire sia quello spagnolo dove i ragazzi approcciano al calcio diversamente da come facciamo noi. Loro fin da piccoli lavorano sulla tecnica e la cultura del gioco mentre noi, alle volte, siamo ancorati al risultato. Per quanto riguarda il calcio dilettantistico laziale, ci sono realtà interessanti che puntano molto sulla crescita di noi ragazzi. Penso alla Romulea, al Tor Tre Teste, la Vigor Perconti e il Grifone stesso”. Puntare sui giovani e deporre maggiore fiducia è, sicuramente, una strada da perseguire per la crescita globale del nostro calcio.

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