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by Agostino D'Angelo

Il difensore amaranto-oro racconta il suo amore incondizionato per la Romulea

In un calcio proiettato sempre più verso il panorama del business, le bandiere e il romanticismo rappresentano un lontano ricordo, di un calcio estinto. Poche sono le eccezioni e le rimanenti arrivano dal mondo dilettantistico. Un esempio di bandiera e agglomerato di passione verso il vero romanticismo del pallone è Matteo Ciccioriccio, ex capitano della Romulea e difensore esperto della compagine romana. All’età di 35 anni ha deciso di accettare la sfida della sua squadra del cuore, mettendoci quel pizzico di esperienza in più, in un gruppo giovane, nella stagione 2021/2022.

Una carriera a tinte amaranto-oro
Matteo Ciccioriccio non presenta un curriculum esperienziale che l’ha visto indossare diverse casacche, come solitamente siamo abituati ascoltando e leggendo la carriera di un calciatore. Ciccioriccio è l’eccezione a una delle regole del nostro calcio. Ciccioriccio è, semplicemente, una bella storia da raccontare. L’amore incondizionato per la Romulea inizia nel lontano 1995, anno in cui viene tesserato dalla società amaranto-oro. Tuttavia, a causa della mancata iscrizione nel 2014 della compagine romana, Ciccioriccio decide di ripartire dalla terza categoria con la maglia del FC Colle Oppio, squadra fondata da alcuni reduci della Romulea, tra cui il direttore Trasciani. Successivamente, la mancata iscrizione al campionato di prima categoria, considerando l’ottima scalata della neo-società – dalla terza alla prima in pochissimi anni – porta Ciccioriccio a lasciare il calcio. Il momento di appendere gli scarpini al chiodo non è ancora arrivato. Il destino propone una grande opportunità, impossibile da rifiutare: ritornare a vestire la maglia della Romulea, dopo la ricostruzione della prima squadra. Un cerchio che si chiude, senza troppi giri immensi. Dopo un lungo trascorso, Ciccioriccio ha tanto da raccontare, avendo condiviso momenti positivi e negativi della Romulea. Lo stesso giocatore sintetizza il suo pensiero verso la squadra del cuore: “È motivo di grande orgoglio aver condiviso la mia intera carriera con la Romulea. Se ho agito in questo modo è perché ho trovato sempre un ambiente sano, che mi ha dato la possibilità di misurarmi a livello agonistico competitivo”.

Il modello Romulea passa dai valori umani
Matteo Ciccioriccio si sofferma sul modello della Romulea e chi meglio di lui può raccontare i valori, il vissuto di spogliatoio, il rapporto con compagni del passato e del presente. Il terzino amaranto-oro rappresenta una miniera da cui attingere tutta la storia calcistica della società: “La Romulea da sempre racchiude valori umani importanti, quali sportività e agonismo. Grazie a questi due motivi, mi sono sempre sentito a casa. Senza nessun tipo di rimpianto. A 35 anni mi sento felicissimo di poter raccontare 25 anni di Romulea”. Lo stesso dicasi per il rapporto con i suoi compagni di spogliatoio: “Devo riconoscere che ho sempre avuto approcci con spogliatoi in linea con il modello Romulea. Questo è stato un elemento che mi ha portato fierezza nell’indossare la casacca amaranto-oro. Tuttavia, nel corso degli anni cambiano le responsabilità perché ti senti in dovere di rappresentare per i più giovani un esempio”. Nel gruppo attuale, ci sono molti ragazzi ai primi anni di carriera calcistica e, dunque, figure come quella di Matteo Ciccioriccio sono fondamentali. L’esperienza e l’esempio, come evidenzia il difensore, sono imprescindibili per un giovane calciatore che emula e ascolta il più esperto nello spogliatoio. In un concetto, sintetizza: “Fungere da esempio certamente ti gratifica, perché passando gli anni, riesci a far comprendere cosa significa giocare per la Romulea”. Un altro valore cruciale che ha inciso nel senso di appartenenza di Ciccioriccio è la stima nei confronti del mister, della dirigenza e dei compagni di squadra. Andare d’accordo con tutti e condividere la stessa linea di pensiero ha traghettato il giocatore amaranto-oro verso una fedeltà assoluta.

Il finale di stagione in vista Nomentum
Il finale è ancora tutto da scrivere. Infatti, le ultime due giornate decreteranno la promozione e il vincitore del girone B del campionato di Promozione. Al momento, Romulea e Fiano Romano condividono la prima posizione con 54 punti all’attivo e, dunque, la 29° e la 30° giornata saranno estremamente decisive, per un finale rovente e ricco di colpi di scena. Ci si gioca tutto all’ultima curva e un giocatore esperto come Matteo Ciccioriccio diventa fondamentale soprattutto per le dinamiche psicologiche di gruppo e di pressione. Il difensore, però, tende a mantenere la calma: “La stagione in toto è stata davvero positiva, partiamo da questo presupposto. A prescindere da tutto, secondo me, lo rimarrà. Il nostro percorso ci ha visto affacciare al campionato da neopromossa e non possiamo non essere soddisfatti. Detto questo sarebbe un peccato fermarsi, sciupando un’occasione che tutto il gruppo ha conquistato sul campo domenica dopo domenica. Più che ciò che è stato, in questo momento, dobbiamo focalizzarci in ciò che sarà”. Il futuro si chiama Nomentum, una compagine che potrebbe uscire matematicamente dalla zona playout qualora ottenesse due vittorie nelle ultime due e le altre sbagliassero colpo. È complicato per il Nomentum, ma la matematica non condanna, dunque per la Romulea sarà battaglia. L’obiettivo è decisamente prestigioso e rappresenterebbe il coronamento di una stagione semplicemente fantastica, un punto esclamativo necessario.

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