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by Andrea Donolato

Scelte in campo come nella vita, Marco Amadio tra istinto ed esperienza

Il rettangolo più piccolo
“Fino a 18 anni ho giocato a calcio a 11, dopo un incidente avevo paura di ricominciare. Mi sono fiondato nel Futsal grazie ad alcuni amici. Da quel momento non l’ho più lasciato. Da vent’anni ormai, il play della Tevere Remo tocca il pallone con la suola e le differenze tra i due tipi di calcio ha avuto modo di percepirle lungo tutta la sua carriera: “Il passaggio, alla fine, è stato indolore. Ogni tanto mi sono riaffacciato a quello a 11, lì ho trovato difficoltà. Quando sei abituato agli spazi stretti e a un certo tipo di controllo, riadattarsi è complicato”. Il viaggio nel futsal passa dalla Tevere Remo, squadra in cui milita da ormai dieci anni: ”Non parliamo solo di una squadra di calcio a 5, ma di persone con cui ho condiviso molto fuori dal rettangolo di gioco. Un discorso è andare al campo con un compagno, un altro è andarci con un amico. 

Sul manto erboso
”Io gioco da play, mi adatto a fare anche il laterale. La velocità non è il mio punto di forza, il mio pregio è le gestione dei momenti. Aiutare i compagni nelle difficoltà è il compito principale da svolgere”. Dopo anni nel mondo del pallone, trovare gli stimoli per mettersi in discussione è difficile e le priorità, con il tempo, cambiano: “Migliorare alla mia età diventa difficile soprattutto fisicamente. La cosa bella del futsal è che ti permette di giocare fino a un’età elevata utilizzando la testa. A differenza del calcio a 11, dove prevale la fisicità, nel calcio a 5 prevedere le azioni è la base e puoi farlo anche a 40 anni. 

L’anno in breve
“La squadra è un mix tra giovani che si affacciano per la prima volta al futsal e veterani d’esperienza. È il primo anno di costruzione e in campo si vede. Manca il lavoro sporco in alcune situazioni e anche per questo prendiamo molti gol. Credo sia normale viste le numerose novità”. Dando un occhio alla classifica, Marco fa un bilancio in vista dei prossimi appuntamenti: “Mancano alcune partite, l’obiettivo è chiudere il campionato nel miglior modo possibile. Bisogna continuare a gettare le fondamenta per il prossimo anno. Dare un seguito è la priorità”.

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