- by Federico Violini
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in L’intervista
L'inizio a 11, poi lo stop e il sipario aperto del futsal: quella tra Malfatti e il Calcio a 5 è una storia d'amore oggi targata Cures
Chi è Lorenzo Malfatti?
Si racconta ripercorrendo alcuni episodi di campo e non: “Sono cresciuto giocando a calcio a 11, alcuni problemi di salute e scolastici mi hanno fermato. Poi un amico mi ha invitato in un torneo di calcio a 5. Da lì è iniziata la passione per questo sport. Ho iniziato al Casal Torraccia nell’U21, due anni in C2 e successivamente la C1. Adesso il Cures".
Cures e Passo Corese
I veri amanti del calcio dilettantistico sapranno che la società di calcio a 5 e calcio a 11 sono prime nei rispettivi gironi e ambiscono per la stagione 22/23 di partecipare alla categoria superiore. Una sorta di movimento sinergico che abbraccia un paese alle porte di Rieti: “Qui ho trovato un progetto serio. Tutti i membri dello staff si portano rispetto reciproco. Sono contento della scelta. All’inizio dovevo trovare la forma dopo tanto tempo lontano dai campi. Mi sono subito sentito parte integrante della rosa, che in parte già conoscevo, allenatore incluso”. Malfatti è uno degli uomini più caldi al momento con i suoi 8 gol nelle ultime 7 partite, unico a segnare un poker nel roster di Romagnoli: “Ora sto bene e spero di essere un valore aggiunto per la squadra. Ho sempre sentito la fiducia del mister. In campo mi chiede di gestire il pallone, essendo un pivot, mi predica calma. Non ho oggetti o riti scaramantici, ma ogni volta prima del match ci fermiamo con qualche compagno per il caffè e anche sabato lo faremo. Riempiamo il palazzetto. Da grande carica”.
Rush finale
Cinque giornate al termine del campionato con due soste di mezzo. Il Cures avrà impegni importanti. In ordine cronologico, il primo è quello con Virtus Ostia, quinto in lotta per i playoff: “Troveremo lo stesso ostico avversario pronto ad andare via con la vittoria”. Successivamente Circolo Canottieri Lazio, Epiro C5, Futsal Settecamini e Conauto Lidense per chiudere: “Siamo pronti. Giochiamo un bel calcio e remiamo tutti dalla stessa parte con grandi motivazioni. Ogni partita sarà una finale e dobbiamo giocarle una per volta, senza fare calcoli. Siamo giovani e ogni tanto pecchiamo di esperienza. Tranquillità e sicurezza, questi i punti chiave".
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