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by Andrea Donolato

La passione attraverso la costanza diventa un impegno da onorare. Simone, compagni e tifosi sanno come farlo a La Pisana

Chi è Simone?
Simone Angilletta inizia nel futsal 15 anni fa. Reduce da un passato nel calcio a 11, lì dove è cominciata la passione per il pallone. Le differenze le ha percepite fin da subito: Paragonerei il calcio al tennis e il futsal al ping pong. Sono sport simili e al contempo opposti”. Il giocatore del team La Pisana ci accompagna lungo la sua esperienza nella società: “Questo è il quarto anno, nel primo ero dirigente. Vedevo gli altri giocare e ho riallacciato gli scarpini. Probabilmente non ero pronto a lasciare il campo”

In mezzo al campo e nello spogliatoio
Le qualità richieste dal calcio a 5 sono specifiche: "È uno sport con un’intensità elevatissima. Per mantenere i ritmi alti il segreto è l’allenamento”La porzione preferita del rettangolo di gioco è linea di metà campo, dove Simone può osare nel tiro: “È il mio punto di forza, mi piace trovare lo spazio per mirare la porta”. La sinergia in campo inizia dallo spogliatoio: “Da tempo ho un forte rapporto con Ridolfi e Rossetti, da quando sono qui ho legato con Fioravanti. Sono amicizie che vanno oltre lo sport”. La squadra vanta la presenza di diversi interpreti con una gamma considerevole di attributi: “A Rossetti ruberei la precisione nel tiro, da Ridolfi prenderei la tecnica generale e di Fioravanti vorrei la fisicità”. 

Campionato
“Stiamo passando un periodo non positivo dopo la sosta. Abbiamo avuto delle difficoltà a livello numerico, ma questo non può essere un alibi. Alcune partite vanno comunque vinte”. Inizia così la disamina di questi ultimi risultati, fino all'occhiata conclusiva riservata ai match: “Con il Parioli abbiamo subito gol evitabili, contro l’Atletico Grande Impero in trasferta è stato complicato. Per noi il treno dei play off è ancora aperto”Il prossimo match è contro l’Atletico Tormarancia, squadra conosciuta da tempo: “Sono stati nostri avversari nella serie C2. È un gruppo molto ostico, fisico e affiatato. Sarà impegnativo, ma l’importante è portare a casa il risultato”.

Il rapporto con i tifosi
La tifoseria per il team è fondamentale, sia in casa che in trasferta. La loro presenza costante alimenta la motivazione a fare bene in campo: “Tra i tifosi si distinguono ex compagni e amici storici. Sono fiero e orgoglioso perché sacrificano il loro tempo personale per seguirci. Alcune partite le hanno vinte loro. Ci dispiace tanto perché in questo periodo non li stiamo ripagando come meritano”. Il temperamento e la voglia nascono dall’onore del ricordo: “Tengono in vita Andrea Di Lorenzo, al nostro fianco. Lo fanno come nessuno saprebbe”.

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