- by Gian Marco Martucci
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in L’intervista
Perno del Real Fiumicino, Cozzolino racconta il suo passato nel calcio a 11 e il nuovo presente targato futsal
L’influenza dei mondiali
Ha iniziato a dare i primi calci nel 2006 al Focene, in un periodo in cui l’Italia viveva uno dei suoi momenti più belli e indelebili: “Mi sono affacciato al mondo del calcio all’età di sei anni e me ne sono appassionato guardando l’Italia vincere i mondiali. Da lì non ci siamo più lasciati”. Segue tutta la scuola calcio con i neroazzurri, per poi trasferirsi allo Sporting Fiumicino per due anni. Alla fine, la scelta di approdare al Fiumicino Calcio, squadra a cui si legherà e in cui rimarrà per sette lunghi anni: “Quando giocavo al Garbaglia con lo Sporting, il presidente Munaretto veniva a vedermi. Mi ricordo che diceva sempre che prima o poi avrei vestito i colori rossoblù, e così è stato".
Dal percorso agonistico al futsal
Il percorso al Fiumicino inizia dai giovanissimi provinciali, con un terzo posto alla fine del primo anno e la vittoria del campionato l’anno seguente, in una fase importante per Alessio: “Quando abbiamo vinto, ero arrivato a uno step di crescita che devo soprattutto all’aiuto del mister Gianluigi Orlando”. Prosegue dagli allievi fino alla juniores, di cui diventa capitano al secondo anno. Tuttavia, a causa di svariati infortuni gioca poco e decide così di cambiare sport, ma non la pelle e il cuore. Passa al futsal, un calcio diverso sotto tanti punti di vista: lo accoglie il Real Fiumicino, squadra che seguiva già dai tempi della Serie D. Una porta nuova per Cozzolino: “Grazie al presidente Picciano, che oltre a essere un grande presidente è anche un grande amico, mi è stato offerto di andare a giocare lì. Ho iniziato con l’Under 21 allenata da mister Mureddu”. Rimasto fermo per due anni per impegni extracalcistici, torna a giocare a gennaio dopo aver intrapreso gli studi universitari: "Avevo bisogno di inserire qualcosa tra me e l’università. C’è stata l’opportunità di ritornare a giocare al Real Fiumicino e non ci ho pensato un attimo”.
Troppe distrazioni si pagano
Continua a essere decisamente altalenante la stagione dei rossoblù, che davanti ai propri tifosi macinano vittorie su vittorie, ma in trasferta lasciano punti per strada ogni weekend. Alessio analizza il momento dei suoi, mettendo in risalto proprio questo aspetto: “Secondo me siamo una squadra forte, che non merita quella posizione di classifica. In casa non abbiamo mai perso, penso come nessuno nel nostro girone. Eppure in trasferta facciamo veramente troppa fatica. Ci è mancata la continuità, perché la prestazione non è venuta meno”. Un altro aspetto sul quale si sofferma Cozzolino è sicuramente quello mentale: attenzione e concentrazione sono mancate nella trasferta di Levante, quando i ragazzi di Mureddu e Beccaccioli erano sopra di quattro a otto minuti dalla fine. Aggiunge: “Ancora non me lo spiego come abbiamo fatto a pareggiare una partita così. Sopra di quattro abbiamo preso il gol del pareggio a tre secondi dalla fine. Dobbiamo migliorare mentalmente. Rimaniamo spesso in tre e in quelle situazioni prendiamo la maggior parte dei gol, come contro il Grande Impero”.
La grinta verso il finale di stagione
Conclude e suona la carica per la sfida in programma sabato 26 alle ore 15:00 contro le Spes Poggio Fidoni di mister Mariantoni, in piena lotta playoff e reduce da quattro successi di fila. Una gara tutt’altro che semplice per tutte e due le squadre, poiché il finale di stagione è sempre un momento delicato e la determinazione nel raggiungere il proprio obiettivo farà la differenza: “Loro si stanno giocando una cosa importante come i playoff, noi abbiamo l’obiettivo di non fare i playout, oltre ad aver voglia di rivendicare la sconfitta nei quarti di finale di Coppa. Ti posso dire che se per noi non sarà facile, per loro sarà super difficile”.
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