- by Mario Laiosa
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in L’intervista
L'interazione tra estremo difensore e compagni arretrati come chiave per il successo: Lorenzo Francavilla e il ruolo del portiere
La sicurezza del reparto difensivo di una squadra passa anche dal portiere. Se l'estremo difensore si mostra sempre sul pezzo, gli altri calciatori ne traggono fiducia. È certamente questa una delle chiavi della stagione dell'Arcadia Calcio. I gialloblu stanno infatti mettendo in mostra una impressionante solidità difensiva – sono la squadra meno battuta del Girone E di Prima Categoria con appena 12 reti al passivo – anche grazie alle convincenti prestazioni di Lorenzo Francavilla, portiere del club.
Il dualismo con Spalletti
Qualche tensione all'inizio, poi il rapporto si è stabilizzato, tanto che tra Francavilla e il compagno di reparto Spalletti, arrivato a gennaio, c'è adesso rispetto reciproco: "A dire il vero sono sereno. Lui è un bravo ragazzo ed è venuto qui per giocare. Io non voglio mollare ma per problemi fisici e privati ho dovuto saltare alcune partite e sono scivolato indietro nelle gerarchie”. I due si spingono a vicenda, allenamento dopo allenamento, nel tentativo di fare meglio del compagno-rivale, ma in una sana competizione che può solo portare dei benefici: "L'odio non deve esistere, soprattutto a questi livelli” - afferma Francavilla - “per me Spalletti sarà uno stimolo a dare sempre il 100% e anche qualcosa in più per dimostrare al mister che io ci sono, che sono disponibile in qualunque momento al servizio della squadra”.
Trasmettere sicurezza ai compagni
"Il portiere moderno deve saper fare tutto: impostare con i piedi, essere sicuro nelle uscite, essere reattivo tra i pali. Io onestamente sono un po' contrario all'esasperazione della costruzione dal basso, quando si coinvolge anche il portiere e si corrono dei rischi evitabili. L'estremo difensore, come quest'espressione dice, è l'ultimo baluardo difensivo e a un suo errore non può rimediare nessuno. Se un portiere deve trasmettere sicurezza, lo deve fare su altri fondamentali. Innanzitutto sulle uscite. Se i tuoi difensori sanno che su un cross proveniente da calcio da fermo o in una mischia nei minuti di recupero, il portiere non ha paura di uscire con i pugni o in presa alta, bene, questo è un aspetto mentale di importanza capitale. Tutto il reparto si sente più sicuro”.
Fase calda
La stagione dell'Arcadia Calcio sta per entrare nel suo momento clou. I prossimi quattro turni di campionato offrono infatti delle sfide parecchio complicate: due trasferte contro Accademia Sporting Roma e O.I.R. (rispettivamente al 6° e 5° posto in classifica) e due partite tra le mura amiche contro Sanpolese (attualmente terza) e Tor Lupara, la capolista. Francavilla non ha dubbi su come vada affrontato questo difficile e forse determinante filotto di partite: "Dobbiamo scendere in campo con la voglia di fare bene e senza paura, perché il calcio è prima di tutto divertimento. Dobbiamo avere quell'ansia positiva e costruttiva che ti mantiene attento e concentrato. Penseremo gara dopo gara a come affrontare il nostro rivale di turno, l'importante è essere desiderosi di giocare e fare bene”.
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