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by Nicolò Piemontesi

Romanista, ma Nesta è il suo idolo. Ama il calcio e ha iniziato dal basket: Gabriele Pellegrino, il difensore della W3 Maccarese

L’amore per il calcio
"ll mio idolo è Nesta, ma sono romanista. Chi mi sente non la prende bene, però era veramente forte”. La posizione di campo occupata è la stessa, la voglia di giocare anche ma, al dire di Gabriele, la tecnica non è proprio simile. Il primo approccio era a uno sport diverso, il basket, ammaliato dalle giocate di Michael Jordan, poi gli è bastato poco per capire che quella non fosse la strada giusta. Così, a 11 anni è arrivato l’esordio sul campo d’erba. Nella sua famiglia si è sempre masticato calcio, a partire dal nonno, appassionato dalla giovane età, passando per il padre e il fratello, entrambi calciatori:"Il ricordo più bello? Al primo anno con la prima squadra, il goal decisivo per la salvezza. Stavamo passando un periodo buio e, grazie a quella rete, ci siamo risollevati”.

 

Dagli esordi alla W3 Maccarese
"Un difensore moderno non può avere fretta, deve avere pazienza perchè la frenesia fa sbagliare. Con uno schiocco di dita, è possibile mandare in tilt la difesa e subire”, prosegue pensando ai motti immagazzinati nel tempo. I primi calci verso gli 11 anni al Casal Bernocchi, poi Lupa Roma e Palocco. Da qui, il passaggio al mondo dei grandi. Ora, al terzo anno di W3, Gabriele è uno dei perni della difesa bianconera. Un feeling particolare è quello con Mario La Rosa, anche se il clima generale nello spogliatoio si mantiene sereno, spensierato e felice. Non mancano, specifica Pellegrino, serietà e concentrazione, che dall'esterno aiutano il team a portare in campo tecnica e mentalità. Inizialmente mediano poi arretrato a difensore centrale, più adatto sia per il fisico che per le qualità. Tendenzialmente votato più alla fase difensiva che a quella offensiva:"Bisogna avere una buona sintonia con i compagni - per far muovere la difesa come un tutt’uno - e tantissima pazienza […] appena il difensore si innervosisce va in palla e inizia a sbagliare”. Così come i colleghi di reparto, è imprescindibile che il portiere soccorra, comunichi con la difesa e mantenga alta la concentrazione. Basta una minima distrazione per subire una rete e non riuscire poi a tornare in partita.

L’importanza di restare in scia
"Prima di ogni match, senti sempre quella tensione pre-gara. Una fitta allo stomaco che ti ricorda il valore della preparazione in funzione della vittoria”. Allo steso modo crediamo che Gabriele abbia vissuto i giorni trascorsi da mercoledì a quella che domani, contro Aranova, sarà un'altra intrepida sfida. Dopo la vittoria nell'infrasettimanale, il morale è alto e la partita che si preannuncia sarà ad alta intensità, oltre all’innegabile importanza che avrà in termini di classifica: le due squadre davanti hanno perso, riaprendo così il campionato. Mancano 7 giornate e il secondo posto è a soli 4 punti, l’importante è non sbagliare e rimanere concentrati: "Sarà una partita bella da giocare e da vedere. All’andata è stata molto combattuta, hanno attaccato bene e si sono coperti nei momenti giusti”, nello scontro precedente la Maccarese aveva portato a casa i 3 punti vincendo di misura per 1-0, ora è necessario ripetersi e continuare la scala verso il podio dell’Eccellenza.

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